GROTTAMMARE – Inizia oggi il progetto di depurazione ecosostenibile del torrente Tesino, che dovrà abbatterne la carica batterica per mezzo di bioattivatori.

Venerdì 18 maggio, alla presenza dell’Assessore Daniele Mariani e al Responsabile del settore ambiente della regione Marche Sergio Di Gregorio, sono state gettate le prime pastiglie presso la foce del torrente, primo trattamento di un ciclo che si protrarrà per i prossimi due mesi.

L’attenzione dell’amministrazione sul Tesino è sempre stata molto alta” Ha affermato l’Assessore ” A questo proposito il recente Contratto di fiume, stipulato con i comuni limitrofi per la salvaguardia del torrente, è un esempio molto significativo di tutela ambientale a livello regionale.

I risultati che raggiungiamo sono per noi uno stimolo a fare sempre meglio; quindi, anche se la qualità delle nostre acque è accettabile, cerchiamo comunque di renderla ancora più pulita. Ringrazio i rappresentanti dell’Ufficio Ambiente Piergiorgio Butteri ed Elisa Mauro, che ci hanno fornito un supporto fondamentale, e un grazie anche alla Eurovix per la collaborazione.

Il mio auspicio è quello di poter accogliere, quest’anno, la goletta verde di Legambiente, e che ci porti buone notizie e buoni risultati.

Per Grottammare la pulizia e la balneabilità del tratto costiero sono elementi cruciali dell’economia; non a caso la città si fregia dell’ambita Bandiera Blu da ben vent’anni consecutivi. Il Tesino, tuttavia, sta diventando una potenziale preoccupazione, sebbene non sia inquinato da rifiuti o scarichi pericolosi. Negli ultimi anni infatti il corso d’acqua si è affievolito, passando da fiume a torrente; questo lo rende più suscettibile ai periodi di secca, durante i quali le acque ristagnano e si formano piccole aree paludose.

Si creano in questo modo dei terreni di crescita ideali per vari batteri, alcuni dei quali patogeni per l’uomo. Si tratta di Escherichia coli, enterobatteri, e altre specie che dal torrente arrivano facilmente al mare, e possono provocare fastidiose gastroenteriti ai bagnanti.

I bioattivatori prodotti dall’azienda Eurovix sono un sistema pulito e naturale per contrastare la crescita di questi patogeni. Si tratta, in pratica, di pastiglie di batteri liofilizzati misti ad enzimi, dal peso di 100g ciascuna.

In un bioattivatore è contenuto un insieme di batteri saprofiti, quindi innocui per l’uomo, che hanno il compito di ristabilire l’equilibrio della flora microbica nel fiume. Il principio è lo stesso dei fermenti lattici che ripristinano la flora intestinale. Anche un ecosistema grande come un fiume si basa su un delicato equilibrio tra specie batteriche saprofite, che impediscono ai patogeni di proliferare.

Il responsabile dell’Eurovix, Sante Ansferri, ha illustrato l’effetto a lungo termine dei bioattivatori: “I nostri prodotti sono una miscela batterico-enzimatica, hanno la funzione di attivare dei processi di depurazione già presenti in natura, ma che senza aiuto non riescono a purificare le acque a sufficienza. Funzionano sia in acqua dolce che salata, li abbiamo già usati in tutto il sud America, in Cina, negli Stati Uniti, e naturalmente in Italia.

Lavoriamo in aree localizzate, come appunto la foce del Tesino, concentrandoci sulle zone più “critiche”, ovvero più soggette alla crescita batterica. I bioattivatori sono composti naturali e assolutamente innocui, sia per l’uomo che per piante e animali. Hanno degli effetti molto positivi sull’ecosistema: dopo aver completato i trattamenti, abbiamo osservato un ripristino della catena alimentare: sono ricomparsi i crostacei, i pesci, e con loro gli uccelli acquatici.

L’azienda ha prodotto sei miscele batteriche per gli ambienti acquatici, calibrate secondo il tipo di ecosistema.” Aggiunge “Poi ne abbiamo molte altre, utili anche per i terreni. Stabiliamo qual’è la migliore dopo aver fatto alcune analisi, confrontandole anche con i dati raccolti dal comune. Analizziamo l’acqua durante tutto il processo, e aggiustiamo il trattamento in base alla risposta ambientale. Siamo la più importante ditta europea in questo settore.

Il trattamento con i bioattivatori sarà effettuato nei mesi di giugno e luglio, e gli effetti dureranno per tutto agosto, se non di più. Un pensiero diffuso, dicono i rappresentanti dell’Eurovix, è che i batteri vengano subito dilavati in acqua, ma in realtà sono molto persistenti: si depositano nella fanghiglia del fiume e proliferano incessantemente, una volta riversati occorrerebbe portar via gran parte del terreno per eliminarli.

Inoltre, i costi del trattamento sono decisamente contenuti: il comune di Grottammare ha speso meno di duemila euro per depurare la foce del torrente per tutta l’estate. I bioattivatori, assicurano, abbatteranno la carica microbica ed elimineranno anche i cattivi odori dovuti alla stagnazione. Quasi a riprova della loro efficacia, le pastiglie hanno un naturale aroma di vaniglia, dovuto al processo di lavorazione.