FERMO – Importante notizia diramata dalla Polizia di Stato di Fermo.

A seguito della rapina perpetrata nel primo pomeriggio del 23 aprile da due malviventi con il volto travisato ed armati di pistola in danno alla farmacia Ciucani di Fermo, personale del Commissariato ha individuato il terzo componente della banda protagonista.

In effetti mentre uno uomo si posizionava all’esterno dell’esercizio, gli altri due complici scendevano dal mezzo ed a piedi si introducevano nella farmacia ponendo in essere rapina aggravata dall’utilizzo di armi poi risultate essere giocattolo.  

Durante l’attacco i malviventi si erano appropriati del denaro presente in cassa e del denaro contenuto nel portafoglio dell’unico cliente al momento presente, dandosi poi alla fuga nelle vie sottostanti al fine di raggiungere il complice in attesa. Con l’auto di proprietà di uno dei rapinatori, il gruppo si era poi allontanato per fare rientro a Lido Tre Archi di Fermo da dove era partito con la ben precisa intenzione di porre in essere una rapina.

Il bottino ammontava a 600 euro circa, denaro che poi veniva equamente suddiviso tra i complici.   

Al termine della prolungata attività di indagine, corroborata dall’attività della locale Polizia Scientifica,  si raccoglievano elementi probatori certi a carico di tutti gli individuati autori del delitto che risultavano essere una donna ed un uomo, (28enne e 43enne entrambi attualmente domiciliati a Porto Sant’Elpidio) appoggiati nell’occasione da un terzo complice, un 42enne residente a Porto San Giorgio.

Va detto che i primi due componenti della banda erano già stati individuati nella stessa tarda serata della rapina ed accompagnati in Commissariato venivano sentiti fino a notte inoltrata.  Si otteneva successivamente una piena confessione da parte di uno dei rapinatori che consentiva anche di rintracciare una delle pistole usate durante il delitto, gettata in una strada rurale della zona periferica. 

Gli accertamenti posti in essere consentivano di identificare con certezza anche il terzo componente del gruppo, soggetto che già nel mese di ottobre 2017 si era reso responsabile di reati analoghi per i quali era stato denunciato.

Alla luce di tutti gli schiaccianti e palesi elementi probatori raccolti, il 14 maggio, il Gip presso il Tribunale di Fermo emetteva ordinanze cautelari graduate.

Il 43enne è finito in carcere. Il 42enne è stato sottoposto alla misura degli arresti domiciliari e ristretto nella sua abitazione di domicilio a Porto San Giorgio, mentre a carico della 28enne veniva imposto l’obbligo di dimora nel Comune di Fermo con prescrizione di permanenza notturna in casa.  

Tutti e tre gli indagati venivano posti a disposizione del Gip presso il Tribunale di Fermo per il prosieguo delle incombenze di legge.