SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Di ieri l’appuntamento in Prefettura fra i vertici di Picenambiente e la sigla sindacale più “bellicosa” in queste ultime settimane: l’Ugl. Il tavolo era parte della cosiddetta “procedura di raffreddamento” prevista dalla legge e ultimo passo di conciliazione prima della dichiarazione di sciopero.

Il sindacato oggi parla di incontro “teso” e di discussioni a tratti accese con la dirigenza della ditta, presente con la presidente Catia Talamonti e l’Ad Leonardo Collina.

“Al Prefetto abbiamo prospettato i punti di contrasto con Picenambiente per organico, organizzazione del servizio, riconoscimento di professionalità, premio di produzione, rispetto di tre festività nazionali, che stanno generando un forte disagio tra i lavoratori ed acuito un clima di tensione” scrive l’Ugl che parla di “stato di agitazione che rende prossime le iniziative sindacali di lotta.”

UGL ANCORA SUL PIEDE DI GUERRA. “Abbiamo posto sul tavolo come parte sindacale” continua la sigla “i ritardi organizzativi ed una cattiva implementazione del lavoro che comportano aggravi  ai lavoratori e minore efficienza del servizio; dal lavaggio dei mezzi e dei cassonetti a nuovi mezzi tecnologicamente avanzati per il tipo di raccolta”. A quanto riferisce sempre il sindacato l’incontro di ieri ha rischiato di terminare con una rottura (“Siamo stati a un passo” scrive Ugl). In ogni caso il dialogo con il Prefetto ha prodotto un nuovo incontro visto che la ditta si sarebbe impegnata a ricevere ancora il sindacato entro 10 giorni.

Sul piatto ci sarà ancora il contratto di secondo livello scaduto (in deroga alla contrattazione nazionale) e l’ascia di guerra sembra sotterrata ma “a tempo”. Il sindacato considera infatti i prossimi 10 giorni come una “moratoria” per verificare la disponibilità di Picenambiente  “a portare a termine un accordo dignitoso per i lavoratori; che riconosca l’importante ruolo del Personale alla crescita aziendale”.

PARLA PICENAMBIENTE. Da parte dell’azienda dei rifiuti, invece, si parla di disponibilità a dialogare sui punti critici, compreso il rinnovo del contratto di secondo livello. La partecipata, però, se la prende con Ugl. “La sigla ha voluto portare al di fuori del tavolo unitario della rappresentanza sindacale la discussione nell’ambito di una normale dialettica aziendale, sempre animata da spirito di responsabilità, rispetto e reciproca collaborazione” scrivono i vertici di Picenambiente. La discussione, a questo punto, proseguirà su tavoli separati, come annuncia la ditta, per discutere piattaforme programmatiche che i sindacati si sono impegnati a presentare all’azienda, anche di fronte al Prefetto.