SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Ricorderete il “caso” dell’autoscontro installato in via dei Tigli che ha “infarcito” le vacanze pasquali. La giostra fu fatta smantellare fra le polemiche dopo che gli addetti del Comune rilevarono che i giostrai non erano in regola.

Ad accompagnare la prima polemica, poi, una seconda. L’8 aprile Andrea Sanguigni (Ripartiamo da Zero) denunciò che un consigliere, non meglio identificato, pressò gli operai del comune per far tagliare delle essenze arboree proprio a ridosso dell’installazione della giostra (“ha costretto  i giardinieri a tagliare rami interi e a togliere metri di siepe” disse il consigliere).

La Siepe sotto l’Autoscontro. Sanguigni accusa. Chi è il “misterioso” consigliere che l’ha fatta tagliare?

IL CASO TORNA IN CONSIGLIO. Il 12 maggio, dopo oltre un mese, Marco Curzi ne rende conto all’assessore Filippo Olivieri con un’interrogazione. “Chi ha autorizzato l’installazione dell’autoscontro, poi rivelatosi irregolare, e chi è il consigliere che ha “fatto pressioni” per tagliare gli alberi in zona ex Galoppatoio?” chiede il consigliere. “Il taglio di siepe e rami fu parte della normale programmazione prevista per le vacanze pasquali” liquida la questione l’assessore che poi chiarisce che le autorizzazioni sono competenza dello sportello attività produttive.

Il nome del consigliere “misterioso” non salta fuori. Curzi non si dimostra affatto soddisfatto. “Si deve vigilare di più sulle autorizzazioni da rilasciare in questi casi” tuona parlando anche di “deturpazione” di quelle essenze, in relazione al secondo “filone” di polemiche. “Quella non fu una potatura normale, è stato fatto uno scempio” ci mette il carico il consigliere.