MILANO – Il senso civico si forma soprattutto in famiglia o in ambiti extra famigliari? Internet è un’opportunità o una minaccia alla democrazia? Quanto è importante il diritto al voto? Questi sono alcuni dei temi di attualità su cui si affronteranno, in sfide di retorica e dibattito, gli studenti di tutta Italia giunti nella fase finale del contest “Exponi Le Tue Idee!”. Tra le scuole partecipanti anche il Liceo “Rosetti” di San Benedetto.

Il progetto, promosso da WeWorld (Organizzazione non Governativa impegnata nella difesa di donne e minori in Italia e nel mondo), con la collaborazione di Comieco e Sodalitas, e con il patrocinio del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e del Comune di Milano, ha visto oltre 900 studenti delle scuole superiori provenienti da 14 regioni d’Italia sfidarsi in tornei basati sul confronto e sul dibattito che puntano a sviluppare anche nelle giovani generazioni la capacità di fare ricerca, di approfondire i temi proposti, di lavorare in gruppo e di migliorare le proprie abilità dialettiche, logiche e oratorie.

Proprio in forza di questi importanti valori educativi, il progetto è stato insignito quest’anno della medaglia del Presidente della Repubblica italiana.

Il Debate Day di chiusura, da cui usciranno i vincitori della quarta edizione del campionato, si terrà sabato 12 maggio a Rho presso Cascina Triulza, e vedrà sfidarsi le due squadre finaliste sul tema “Senso civico e responsabilità della famiglia”. Non importa la posizione presa: vincerà chi saprà argomentare meglio la propria tesi, esporre coerentemente le proprie idee e ribattere a quelle della squadra avversaria.

Per alleviare la tensione che precederà lo scontro finale, Max Pisu presenterà in un originale monologo, tra risate e riflessioni semiserie, il suo punto di vista sul senso civico.

La giornata sarà aperta da un Dibattito Magistrale tra Matteo Lancini, psicologo e psicoterapeuta e Franco Iseppi, già autore RAI ora Presidente del Touring Club Italiano, sul tema “E’ necessario legiferare per limitare la libertà d’espressione in Internet?”.