SAN BENEDETTO DEL TRONTO – “Dal prossimo anno i club di Serie A potranno avere delle seconde squadre, e le portano iscrivere ai campionati di Lega Pro, occupando i posti delle società che non si iscriveranno.” Così oggi il vice commissario della Figc Alessandro Costacurta.

L’ex difensore del Milan, da febbraio numero 2 di Fabbricini, ha rilasciato un’intervista a “Rivista Undici”, svelando i dettagli di quella che, per la Serie C, potrebbe essere una vera e propria rivoluzione. Già Giovanni Malagò, commissario della Lega di Serie A, aveva prospettato l’ipotesi nei giorni scorsi, senza però dare certezze sull’inizio della sperimentazione.

Costacurta ha spiegato che le squadre B saranno composte di calciatori under 21, con la possibilità di introdurre due fuori quota sotto ai 23 anni. “Le squadre parteciperanno al campionato regolarmente – ha detto l’ex calciatore – con eventuali promozioni o retrocessioni. C’è un’unica limitazione: non potranno mai giocare nel campionato della prima squadra”.

Si prospetta dunque un grande cambiamento per il prossimo campionato di Lega Pro, un cambiamento in salsa spagnola. Già, perché l’idea di aprire alle seconde squadre i campionati nazionali arriva dalla Spagna dove la Segunda Division ospita tradizionalmente diverse “squadre B”, di Barcellona e Siviglia per esempio quest’anno. Qualcosa di simile c’è anche in Germania, dove però le seconde squadre giocano esclusivamente nei campionati “regionali” (Regionalliga), il quarto livello del calcio tedesco.

Resta da capire che impatto avrà questa rivoluzione sulla prossima stagione. E sulle squadre che, come la Samb, lottano per le zone alte della classifica, seppur scriviamo con la speranza di salire già da quest’anno. E’ ragionevole pensare, infatti, che i club di A, specialmente i “big” con un parco giocatori di rilievo parcheggiato in giro per l’Italia (pensiamo ad esempio alla Juventus), cercheranno di salire immediatamente di categoria, per permettere una maggiore valorizzazione dei loro calciatori in un campionato  più competitivo come la B. Tutto insomma dipenderà da quante squadre “B” saranno effettivamente pronte a partire da quest’estate e dalla loro collocazione nei gironi.