CAMPLI – “Ti ammazzo, ti faccio saltare casa con il gas” sono solo alcune delle minacce rivolte negli ultimi tempi da un 44enne di Campli nei confronti della ex convivente. Non sono serviti, a quanto pare, a D.P i quasi 4 mesi di reclusione nel carcere teramano di Castrogno: l’uomo era già stato arrestato nel dicembre 2017 con l’accusa di atti persecutori e lesioni personali.

IL PRIMO ARRESTO Il 44enne non si era mai rassegnato alla fine della storia d’amore con una donna del posto e non aveva accettato neanche che la stessa potesse rifarsi una vita con un nuovo compagno. Dalle minacce verbali, che gli erano costate la prima denuncia, D.P lo scorso dicembre passò ai fatti picchiando con un bastone l’attuale fidanzato della donna. Colpi che furono inferti anche quando la vittima era ormai a terra come testimoniano le immagini delle telecamere che lo hanno incastrato.
Tutto questo lo portò dritto in carcere, ma negli ultimi giorni di aprile di quest’anno, con rito abbreviato, era tornato in libertà. E, quanto pare, non ha perso molto tempo prima di tornare a perseguitare la sua ex: oltre alle diverse telefonate di minaccia, l’uomo si è reso protagonista di veri e propri pedinamenti. In più di un’occasione, infatti, si è presentato sotto casa della vittima seguendo tutti i suoi spostamenti. Conosceva perfettamente tutte le abitudini della vittima, così, quando la donna stava per prendere l’autobus, spesso saliva alla fermata precedente in modo da farsi trovare a bordo del mezzo pubblico.

DI NUOVO IN CARCERE La donna, ormai disperata e sempre più seriamente preoccupata per la propria incolumità, si è rivolta nuovamente ai carabinieri di Campli. Così, dopo una breve indagine, i militari si sono messi nuovamente sulle tracce del 44enne che, nel frattempo, si era reso irreperibile. E’ stato, però, rintracciato nella giornata di ieri e, dopo le formalità di rito, è stato trasferito nuovamente nel carcere di Castrogno.

A quasi un anno dalla morte di Ester Pasqualone, la stimata oncologa uccisa nel parcheggio dell’ospedale di Sant’Omero dal suo stalker, l’attenzione per questi reati continua a restare alta in tutta la provincia di Teramo.