MONTEPRANDONE – Provvedimenti restrittivi per tutti e tre i “protagonisti” della vicenda accaduta nel pomeriggio del 7 maggio.

A Centobuchi si era verificata una lite fra un balcanico e due nordafricani (un 40enne e suo figlio di 20 anni), sfociata in un inseguimento in auto e poco dopo in una zuffa. L’albanese, dopo accertamenti compiuti dai carabinieri, era ai domiciliari ad Ascoli (per reati legati ai stupefacenti) e aveva il permesso di uscire dall’abitazione solo per lavorare.

Ieri, però, si era recato sotto la casa dell’ex compagna, parente dei due nordafricani. Un gesto evidentemente non gradito.

Il balcanico è stato arrestato per evasione. Nei suoi confronti sono stati posti, nuovamente, i domiciliari. Toccherà al Tribunale valutare la situazione e verificare un aggravamento della misura.

I due tunisini sono stati arrestati per lesioni personali aggravate e violenza privata: anche per loro sono stati disposti i domiciliari.