SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Solo un’impresa artigiana su sette, a consuntivo del 2017, ha avuto occasione e possibilità di investire. E in alcuni settori, anche se strategici per lo sviluppo del territorio, gli investimenti sono stati praticamente inesistenti. La Cna di Ascoli Piceno analizza i dati Ebam (l’Ente bilaterale per l’artigianato marchigiano), focalizzandoli – grazie al Centro studi della Cna delle Marche – sulle prospettive di crescita e occupazione per la provincia. “Dati preoccupanti – commenta Francesco Balloni, direttore generale della Cna di Ascoli – per la tenuta del sistema, per l’occupazione e per la crescita delle imprese che senza investire e innovare troveranno sempre più difficile collocazione nel mercato globale. Come Cna di Ascoli, grazie anche alla preziosa consulenza sui finanziamenti operata da Fidimpresa Marche, stiamo lavorando al massimo delle nostre possibilità per invertire questa brutta tendenza”.

Gli investimenti nell’artigianato non costituiscono dunque un fenomeno continuo come nelle medie e grandi imprese, questo si evince chiaramente dall’analisi Cna. I dati di fonte Ebam indicano che tali processi hanno riguardato nella seconda metà del 2017 solo pochi casi di investimento (il 14,5%) e, per non pochi settori, addirittura nessun caso. Gli investimenti sono risultati più consistenti, invece, nella meccanica (30,8% dei casi), nella ristorazione (un terzo dei casi), negli “altri servizi” (il 44,4% delle imprese).  In prospettiva, le imprese artigiane della provincia prevedono per il 2018 una ancor più modesta diffusione degli investimenti (solo il 10,1%) ma vi è almeno qualche settore come le trasformazioni alimentari e le autoriparazioni dove si registrano alcuni casi di investimenti previsti.

In sintesi si prevede che i principali settori nei quali ci sarà qualche investimento riguardano l’alimentare e la ristorazione, e i servizi. Meccanica e manifattura in genere non prevedono invece investimenti di alcun tipo.

Fra le poche imprese che hanno investito, la metà dei casi di investimento ha riguardato macchine e impianti, attrezzature e utensileria. “E’ importante rilevare – aggiunge Luigi Passaretti, presidente territoriale della Cna Picena – che una quota ancor più rilevante degli investimenti ha riguardato le ICT ovvero le tecnologie dell’informazione e della comunicazione. Formare e comunicare resta dunque un bisogno forte che, noi come associazione di categoria e tutte le istituzioni dobbiamo sostenere e incentivare”.

In ogni caso fra le pochissime imprese che investiranno nel corso del 2018, si prevede che buona parte degli investimenti saranno per macchine aziendali e anche, seppure in parte minore, per automezzi e immobili. Tipologie degli investimenti tra le imprese artigiane manifatturiere con dipendenti della provincia di Ascoli che hanno investito e che investiranno.

 

 

 

 

 

(hanno investito nel 2017)

 

(investiranno nel 2018)

 

Fonte: Osservatorio EBAM sulle imprese artigiane con dipendenti