GIULIANOVA – Non era accidentale l’incendio del quadro elettrico, avvenuto tra il 4 e 5 maggio, della palazzina in costruzione in via Torino, a Giulianova, spento con l’estintore di servizio dai carabinieri di una pattuglia del nucleo radiomobile.

A tentare di dare fuoco all’intero stabile ci aveva provato un vicino di casa, che ha commesso l’ingenuità di tornare, tra il 5 e 6 maggio, sul posto per completare l’opera dopo che i vigili del fuoco avevano messo in sicurezza la struttura. E’ un 40enne di Giulianova, che i carabinieri hanno sorpreso in flagranza.

Stanotte è tornato e ha dato di nuovo fuoco alla casa, ma quando è scattata la segnalazione di incendio, i militari erano lì ad attenderlo e sono scattate le manette per incendio doloso e atti persecutori. Secondo le indagini svolte dai carabinieri diretti dal maggiore Vincenzo Marzo, infatti, il 40enne sarebbe stato protagonista di precedenti atti minatori e soprusi nei confronti del vicino proprietario della palazzina in costruzione.