PESCARA – “Zeta l’ultima della fila” è una raccolta di sedici racconti scritti tra la fine del 2013 e l’inizio del 2015; storie visionarie, oniriche, in uno stile accattivante caratterizzato da una prosa fresca e fluida.
Il nuovo libro di Daniele Cavicchia, proposto per la settantaduesima edizione del Premio Strega, sarà presentato il 5 maggio al Museo Colonna di Pescara, a partire dalle ore 17.
“Le scene” si legge nella presentazione dell’opera “si aprono su situazioni apparentemente comuni per poi prendere una piega inaspettata, dove i protagonisti per primi si stupiscono di ciò che sta accadendo. Si insinua il dubbio che si tratti di realtà, dell’unica possibile e che l’esistenza non possa essere altro che un sogno sognato da altri, la cui logica ci è incomprensibile.”
Durante l’incontro saranno letti dei brani dell’opera, a cura dell’attrice Franca Minnucci. Oltre all’autore interverranno l’assessore alla cultura del Comune di Pescara Giovanni Di Iacovo, il giornalista e scrittore Renato Minore e l’editrice Valeria Di Felice.
Daniele Cavicchia risiede a Montesilvano. Scrittore e poeta, vanta numerose pubblicazioni. Le sue poesie sono state tradotte in ebraico, giapponese, inglese, russo, tedesco e ungherese.
La presentazione del libro è un evento di particolare importanza per la Di Felice edizioni, che per l’occasione inaugurerà un nuovo progetto dedicato al racconto breve: “Zeta l’ultima della fila” sarà la prima opera di una collana editoriale, diretta dallo stesso Daniele Cavicchia e da Maria Grazia Di Biagio. Come scrivono i direttori: “la collana Racconti Zeta nasce dalla volontà della casa editrice di dare spazio a un genere letterario che, pur avendo origini antichissime, raramente incontra il favore degli editori. In questa che è l’era dello short message, della rivalutazione del cortometraggio, cui vengono dedicati diversi importanti festival cinematografici, paradossalmente, la narrazione breve viene considerata un genere secondario rispetto al romanzo. Noi, al contrario, crediamo che la capacità di trasmettere un messaggio immediato sia un talento e su questo talento vogliamo puntare: raccolte di racconti che rispondano ai canoni di brevità, essenzialità, densità, unicità, con un formato agile dei libri di circa 100 pagine, quasi tascabili e curati in ogni particolare. Pubblicheremo non più di tre libri l’anno.”
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