Di Alessandro Maria Bollettini

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Si è svolto il 28 aprile a San Benedetto del Tronto il  raduno di un gruppo di commilitoni della Marina Militare “Quelli che…” nel trentennale del congedo, ovvero dal 1988.

L’iniziativa è stata portata a termine grazie all’entusiasmo ed alla capacità organizzativa del Primo Maresciallo della Guardia Costiera di Bari Giuseppe Ciccolella, che è riuscito grazie a svariate ricerche sui social ed al più vintage passa-parola telefonico, a mobilitare numerose persone (circa 40) provenienti  da ogni parte d’Italia, desiderose di ripercorrere con la memoria i momenti passati insieme.

Dopo una nostalgica visita alla vecchia Capitaneria di Porto di via Fiscaletti, dove gli ex militari di leva prestarono il servizio nel lontano 1988, il gruppo, accompagnato da Ufficiali e Sottoufficiali, ha partecipato alla Messa presso la Chiesa di San Basso di Cupra Marittima. Grande è stata la commozione durante la lettura della “Preghiera del marinaio” (leggila in fondo all’articolo).

La festa è poi proseguita con un pranzo luculliano terminato con il taglio della  torta, le foto di rito e la consegna ai partecipanti di una pergamena recante la scritta: “La vera amicizia non consiste nell’essere inseparabili, ma nell’essere in grado di ritrovarsi senza che nulla sia cambiato”.

Dato il successo dell’evento, al momento dei saluti tutti si sono ripromessi di  ripeterlo, ma questa volta…prima dello scadere dei prossimi trenta anni.

Ecco la “Preghiera del marinaio”:

“A te, o grande eterno Iddio,

Signore del cielo e dell’abisso,

cui obbediscono i venti e le onde, noi,

uomini di mare e di guerra, Ufficiali e Marinai d’Italia,

da questa sacra nave armata della Patria leviamo i cuori.

Salva ed esalta, nella Tua fede, o gran Dio, la nostra Nazione.

Dà giusta gloria e potenza alla nostra bandiera,

comanda che la tempesta ed i flutti servano a lei;

poni sul nemico il terrore di lei;

fa che per sempre la cingano in difesa petti di ferro,

più forti del ferro che cinge questa nave, a lei per sempre dona vittoria.

Benedici, o Signore, le nostre case lontane, le care genti.

Benedici nella cadente notte il riposo del popolo,

benedici noi, che, per esso, vegliamo in armi sul mare.

Benedici!”