SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Cercherò di spiegare ancor meglio quello che intendevo ieri, quando ho scritto l’articolo sotto linkato.

L’esonero di Capuano è nella norma del calcio. La sua media punti simile a quella di Moriero

Mettiamo i punti per iscritto:

PRIMO Il “bene” comune che unisce tutti i tifosi della Samb si chiama, appunto, Sambenedettese Calcio. Sono cambiati presidenti, allenatori, calciatori, e il “bene comune”, questa passione irrazionale e se volete bambinesca, resta inalterata.

SECONDO Non abbiamo scritto che Capuano è stato un cattivo allenatore. Anzi spesso, chi scrive, lo ha elogiato al termine degli incontri. Perché, anche se lo spettacolo non è stato quasi mai esaltante, la squadra di Capuano era una squadra organizzata. Magari difensivista, ma organizzata.

TERZO Ciononostante ribadiamo che l’esonero di Capuano è una decisione quasi scontata, stante le tre sconfitte in quattro partite e le due sconfitte consecutive pesantissime anche nel punteggio (4-0, 1-0). La stessa cosa era avvenuta per Moriero (2-1, 1-0!) e a furor di popolo. Non si capisce perché, invece, Capuano venga difeso a furor di popolo.

QUATTRO Le medie punti dei due allenatori hanno un valore relativo, ma servono per far comprendere che ci muoviamo in uno schema simile per entrambi. Ecco perché la decisione simile è una conseguenza logica. Illogico invece chiedere alla società comportamenti diversi.

QUARTO Società che non ebbe remore, ad esempio, ad esonerare Beoni nonostante il primo posto in Serie D. Scelte che reputammo comprensibili, perché così, purtroppo, va il calcio. E che confermano anche la decisione su Capuano.

QUINTO La media punti vale quel che vale, come alcuni falsi miti sulle posizioni in classifica. Che ripetuti all’infinito diventano verità. Insomma: quando Moriero venne esonerato, la Samb era distante 6 punti dalla prima in classifica, il Padova. Ma davanti di fatto aveva solo il Renate, oltre alla capolista, che aveva cinque punti più dei rossoblu con lo stesso numero di partite, e l’Albinoleffe, con un punto in più. Il Pordenone aveva 4 punti in più con ben due partite disputate più della Samb. Sulla base della media inglese, che depura la classifica rispetto alle gare giocate, la Samb risultava terza a pari con il Pordenone. Questo significa anche che durante la gestione Capuano, rispetto ad altre squadre, i rossoblu hanno giocato una partita in più, o anche due. Ad esempio una in più di Pordenone, Triestina, Bassano, Feralpisalò, SudTirol. Due in più rispetto al Pordenone. Non un vantaggio da poco soprattutto per chi sta ripetendo ossessivamente che con Capuano la Samb è passata dall’ottavo al secondo posto.

Padova al comando. Pordenone cade anche a Reggio Emilia. Samb agganciata dalla Fermana

SETTIMO Franco Fedeli è uomo da molti pregi e qualche difetto, come noi tutti. Una volta gli dicemmo che sarebbe stato meglio rinunciare alle interviste del dopo partita, perché, soprattutto in caso di sconfitta, Fedeli è più tifoso dei tifosi e rischia di andare sopra le righe. “E che è, caccio i soldi e devo stare pure zitto?” ci rispose ridendo. Forse si potrebbe fare qualcosa per mediare le due esigenze. Per il resto, la società si sta muovendo in maniera seria: non ha debito, ci sono giovani di valore sotto contratto, ottiene risultati sportivi importanti. Se migliora nella comunicazione non potrà che trarne giovamento.

OTTAVO Ed ecco: ci sta che qualcuno si sia innamorato calcisticamente di Capuano, come in precedenza c’era un amore più sentimentale con Palladini (giustificatissimo). Non ci sta che l’amore per Capuano ottenebri così tanto la ragione da tradire quel che in realtà per qualcuno vuole essere: la scusa per odiare Fedeli.

NONO Così come è vero che alcune dichiarazioni di Fedeli possono quantomeno indispettire i suoi dipendenti allenatori e calciatori, può accadere anche altro. Ovvero che a Fedeli possano arrivare degli echi di parole non appropriate indirizzate verso di lui. Si spera che così non sia stato, perché in caso contrario Fedeli, titolare dell’azienda Samb, sarebbe stato molto paziente e la cosa, per una persona del suo temperamento, sarebbe alquanto clamorosa.

DECIMO Al di là di alcuni acquisti che hanno reso molto al di sotto delle attese (Troianiello e Di Cecco su tutti), l’unico errore gestionale è stato quello di ritardare l’arrivo dei rinforzi di gennaio, calciatori di livello come Bellomo, Marchi e Stanco, oltre che il portiere Perina. La sconfitta contro il Feralpisalò è determinata anche da questo errore, certo, ma come dimenticare che Capuano decise di fare un doppio cambio, nonostante una panchina infarcita da ragazzini, inserendo due attaccanti dal primo minuto del secondo tempo sul risultato di zero a zero? Perché per l’intera tifoseria accredita la società come responsabile di questa sconfitta e non ha mai valutato le decisioni strane dell’allenatore?

UNDICESIMO Nella stessa domenica dell’esonero di Capuano sono stati esonerati Palladini a Teramo, Maran a Chievo (Serie A), Boscaglia a Brescia (Serie B). Addirittura l’ex tecnico rossoblu Sanderra fu richiamato, anni fa, al Latina a quattro giornate dal termine con la squadra al terzo posto in Serie C e in finale di Coppa Italia con la gara di andata vinta sotto la gestione Pecchia. Parliamo del Latina, con tutto il rispetto, neppure abituata a frequentare la Serie C e poi promossa in B. Il calcio è così: spesso va male, qualche volta va bene.