SAN BENEDETTO DEL TRONTO – “È ormai da qualche mese, che a cadenza quasi settimanale, escono articoli che riguardano il Ballarin. In questi articoli si evidenziano molteplici attori, che a vario titolo, rivendicano l’utilizzo, in maniera esclusiva, dello storico stadio, che tanto ha segnato la storia della nostra città.” A parlare è il presidente del quartiere San Filippo Neri Maurizio Di Giacinto che torna sul destino del vecchio impianto sportivo.
“L’unica cosa giusta che forse è stata detta riguardo al Ballarin, è che merita rispetto, sicuramente le attuali condizioni non conferiscono rispetto né alla sua storia, né alle persone che hanno perso la vita al suo interno” continua il rappresentante dei cittadini. “Un fatto che nessun mette però in evidenza è che il Ballarin sorge all’ingresso di San Benedetto, e in quest’area sorge il quartiere di San Filippo Neri, il secondo quartiere più popoloso.”
“Come comitato di quartiere, ci teniamo a ribadire, con forza, che qualsiasi decisione venga presa, riguardo al Ballarin, non può non coinvolgerci in maniera diretta, anche perché riteniamo che quest’area debba essere messa al servizio della città e quindi anche del nostro quartiere.”
“A tal fine, ci auspichiamo che la zona non venga destinata al beneficio di pochi, ma dell’intera collettività, con la creazione di aree verdi, centri d’incontro per i giovani e per gli anziani, luoghi in cui si possano organizzare manifestazioni e concerti, campo da gioco polivalente e quant’altro possa valorizzare questo luogo, nel ricordo di tutto quello che il Ballarin rappresenta per San Benedetto del Tronto.”
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Buongiorno, il problema Ballarin esiste ed è sotto gli occhi di tutti. E’ ormai indispensabile una soluzione rapida, completa e che rispetti la storia e la vocazione del sito, sui cui gradoni ho passato, come intere generazioni di sambenedettesi, tantissime domeniche fin dalla mia infanzia. Ricapitolando e per quanto a mia memoria: nell’ormai prossimo mese di maggio, scadrà il vincolo decennale di inalienabilità. Restano però, come ricordato da esponenti dell’attuale amministrazione, altri vincoli: ad es. parti del muro di cinta sotto vincolo della Sovrintendenza, tutto il seminativo (cioè il campo da gioco) al quale non può essere cambiata destinazione, neppure… Leggi il resto »
Serve una soluzione e le prometto che da adesso in poi ci impegneremo per farlo diventare un caso cittadino quale realmente è
Voler legare forzatamente il futuro di quell’area ad un campo da calcio è dannoso per la città. Servono progetti e servono idee per quella che è la porta d’ingresso alla città nonché eventuale futuro anello di congiunzione in un’ottica di comune unico SBT-Grottammare. Che non si usi la tragica morte delle sorelle per imporre la volontà di mantenere il campo da calcio. Riqualificare quella zona puntando su qualcosa di slegato dal gioco del calcio non è assolutamente una offesa alla memoria di chi ci è morto. Un’offesa sarebbe dimenticarsi di loro e trovo dunque necessario e doveroso invece contemplare la… Leggi il resto »
Io sono d’accordo con lei
Grazie direttore, su qualcosa la pensiamo uguale.
Meno male