SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Regolamento dehors, altro capitolo. E’ andato in scena nel pomeriggio un incontro fra amministrazione e associazioni di categoria che ha fatto seguito all’ultima commissione consiliare della scorsa settimana.

Fra gli invitati oltre al sindaco Piunti, ai dirigenti comunali, all’assessore al commercio Olivieri e al consigliere Chiodi anche Sandro Assenti per Confesercenti e Fausto Calabresi in rappresentanza di Confcommercio. Al termine del meeting Piunti si è affidato a un comunicato:

“Siamo in una fase di acquisizione di contributi di tutti i soggetti portatori di interessi – ha spiegato al termine dell’incontro il sindaco  – abbiamo sentito prima le competenti commissioni consiliari, poi la Consulta della disabilità e ora gli operatori. Una volta completato il quadro, è nostra intenzione sottoporre alla Sovrintendenza un prospetto regolamentare che, nel rispetto delle indicazioni pervenute, tenga conto nella misura massima possibile delle richieste avanzate dagli operatori.

CHIESTI 5 ANNI DI PROROGA. Il pomeriggio è servito a portare però anche le istanze degli esercenti, specialmente quelli del centro, che stamattina hanno a loro volta avuto un vertice nella sede della Confesercenti a cui hanno partecipati 20 proprietari di bar e ristoranti. I metraggi dei nuovi dehors, le imposizioni su materiali e colori di tende e arredi e soprattutto la proroga per adeguarsi alle nuove regole sembrano i punti, di quella che è la bozza in cantiere negli uffici, più indigesti per la categoria. Punti che nei prossimi giorni dovrebbero essere messi nero su bianco in un protocollo che verrà inviato all’amministrazione. Le associazioni, poi, hanno chiesto che la proroga, attualmente fissata a 18 mesi, venga allungata ad almeno 5 anni.

PARLA SANDRO ASSENTI. “C’è una parte di regolamento su cui l’amministrazione ha più discrezionalità, in quell’ambito chiediamo loro di starci vicino. Siamo fiduciosi” sono le parole di Sandro Assenti, intercettato alla fine della riunione. “Tempo fa parlai di terremoto commerciale riferendomi ai dettami che diede la Soprintendenza ed è quello che può succedere. San Benedetto non è una città d’arte ma una località turistica i cui frequentatori cercano, oltre al mare, l’enogastronomia e la movida. Due offerte che hanno bisogno di adeguati spazi che in questo modo andiamo a limitare drasticamente”.

CALABRESI SULLE METRATURE. E se la proroga è un argomento che sembra far discutere un po’ tutti (anche alcuni membri di opposizione si sono espressi) ci sono, come dicevamo, anche punti del nuovo regolamento per cui commercianti ed esercenti vorrebbero un “ritorno” al passato e cioè che si rimanga con le attuali norme. Su tutti le nuove metrature degli “spazi-aperitivo”. Con la nuova bozza si riducono al 30% della superficie del primo piano di ogni locale, una “mazzata” per tanti piccoli bar o ristoranti che spesso hanno più spazio esterno che interno. “Passare dall’80% al 30% di superficie ci sembra penalizzante” commenta Fausto Calabresi, presidente della Confcommercio. “Nel rispetto della legge e della Soprintendenza abbiamo chiesto al Sindaco di tutelarci perché i nostri soci hanno fatto degli investimenti negli ultimi anni”.