Si chiama DeepMimic, è un nuovo algoritmo che permette di animare uno stuntman virtuale: realizzato dagli ingegneri dell’Università di Berkeley, in California, rientra nell’ambito dell’intelligenza artificiale, ovvero consente ad un programma computerizzato di apprendere nozioni, basandosi su un modello reale di riferimento.

In pratica, DeepMimic studia i movimenti di un essere umano, e fa ripetere le stesse azioni ad un manichino virtuale; si tratta di un processo per tentativi, durante il quale il programma compie errori e valuta la migliore possibilità.

Per collaudare l’algoritmo, i ricercatori americani hanno innanzitutto registrato i movimenti di un vero stuntman, usando la tecnica del motion capture (cattura del movimento): si tratta di un sistema piuttosto diffuso nel mondo del cinema e dei videogiochi, consiste nell’indossare una tuta di velcro ricoperta di sensori; questi percepiscono il moto, e trasmettono i dati direttamente al computer.

Una volta caricato con il modello di riferimento, il sistema ha cominciato a far muovere il manichino, facendogli fare salti, capriole, piroette e molti altri movimenti acrobatici.

L’apprendimento non è stato istantaneo; al contrario, il manichino si è “allenato” ventiquattro ore al giorno, sette giorni su sette, per circa un mese, per riuscire a ripetere ogni mossa esattamente come la controparte umana.

Dopo varie cadute, goffaggini e posizioni alquanto innaturali, è riuscito nell’impresa, ed ora è un vero maestro nelle arti marziali e nella break dance.

Si tratta di un grande passo avanti rispetto a quanto è stato fatto finora con l’intelligenza artificiale e l’animazione“, spiega il ricercatore Xue Bin Peng. “In passato si è fatto un grande lavoro per simulare i movimenti naturali, ma quei metodi basati sulla fisica tendevano ad essere molto specializzati, non erano metodi generali adattabili ad un’ampia gamma di abilità“.

La simulazione del movimento reale, insomma, non è una tecnologia inedita, ma ha sempre richiesto programmi complessi con vari algoritmi; DeepMimic, invece, è unico, e può imparare un ampio repertorio di movimenti.

Un’ottima notizia per produttori cinematografici e videoludici, che potranno ora contare su una migliore tecnica di animazione per i personaggi fantastici. Lo stuntman virtuale è in grado di muoversi in modo molto naturale, con ritmo e fluidità, e può inoltre reagire realisticamente ai cambiamenti dell’ambiente: rialzarsi dopo un inciampo, cadere da varie altezze, sono reazioni riprodotte ancora in modo approssimato nella maggior parte dei giochi. DeepMimic si è già dimostrato migliore degli attuali programmi in commercio, non solo per le figure umane. Sono stati animati anche manichini di leoni, e perfino un drago, con risultati molto simpatici, oltre che realistici.