ANCONA – Dragaggio strutturale del porto e raddoppio della cassa di colmata. Con la designazione della Vicepresidente della Regione Marche Anna Casini nella Conferenza Nazionale di coordinamento delle Autorità di sistema portuale, il Piceno e la Regione Marche rappresenteranno non solo l’Autorità di sistema portuale dell’Adriatico centrale, ma tutti i porti dell’Adriatico .
I compiti della conferenza nazionale sono quelli di promuovere i grandi investimenti infrastrutturali, pianificare l’urbanistica portuale, le strategie delle concessioni demaniali e di promozione internazionale dei sistemi portuali. La conferenza nazionale ha altresì il compito di verificare i piani di sviluppo portuale attraverso le collaborazioni con le 15 Autorità di sistema portuale esistenti.
A seguito di questa nomina è stato possibile fare il punto della situazione degli interventi infrastrutturali nel porto di San Benedetto del Tronto. Sono diversi gli interventi programmati.
“Il porto di San Benedetto del Tronto continua ad essere strategico nel panorama regionale e nazionale. Nella Conferenza Nazionale di coordinamento delle autorità di sistema portuale, lavorerò per confermare ed aumentare la sua importanza – afferma la vicepresidente Casini – I 5 milioni di interventi di cui in questi e nei prossimi mesi si avrà contezza, non rappresentano un punto di arrivo ma bensì un punto di partenza per far crescere ancora di più l’agglomerato portuale di San Benedetto del Tronto.  Lo sguardo al futuro è focalizzato in particolare sul raddoppio della vasca di colmata per sversamento dei sedimenti di dragaggio.  Sono in corso le verifiche e le analisi preliminari alla progettazione dell’opera che sarà resa conforme agli strumenti di pianificazione portuale utilizzando un adeguamento tecnico funzionale ai sensi delle previsioni di cui all’articolo 5 della legge 84/1994.”
In merito al rifiorimento delle mantellate esterne a protezione del porto – valore complessivo euro 1,5 milioni. I lavori sono in fase di consegna all’impresa e la previsione di fine lavori è fissata per il mese di ottobre 2018. Per quanto riguarda il dragaggio strutturale del porto con un costo previsto di 1,6 milioni di euro sono in corso gli studi preliminari, i rilievi e le altre attività propedeutiche alla progettazione. Sul versante della messa in sicurezza e avvio procedure progettuali per il ripristino del muro paraonde al Molo nord è previsto un costo di euro 200 mila. Sono in corso i confronti con la Soprintendenza ai beni architettonici e paesaggistici per la definizione dell’intervento, trattandosi di bene sottoposto a vincolo di tutela culturale. Per il recupero e riqualificazione delle aree demaniali adiacenti Via Fiscaletti per riconversione anche ad usi urbani dal costo euro 200 mila è invece in corso la stipula della convenzione con l’Amministrazione comunale preliminare all’affidamento dei lavori”.
“Se il 2018 risulta essere l’anno di importanti lavori, è bene ricordare come nel 2017 siano stati fatti quelli di manutenzione straordinaria degli arredi di banchina e degli impianti portuali (parabordi, bitte, illuminazione…)  con un valore complessivo di ben 1 milione di euro  con lavori iniziati a gennaio 2017 e terminati a dicembre 2017, il rifacimento della segnaletica stradale verticale e orizzontale del valore 20 mila euro  con i lavori eseguiti nel giugno 2017 e l’Escavo in urgenza all’imboccatura del porto con un Costo di euro 600 mila, con lavori iniziati a luglio 2017 e completati a settembre 2017” termina la Casini.