
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – “Ve lo ripeto per l’ennesima volta: il settore degli stabilimenti balneari non ha alcuna ragione per essere compreso nella Direttiva Servizi, conosciuta anche come Direttiva Bolkestein”: a dirlo è proprio mister Fritz Bolkestein, olandese, ex commissario europeo per il Mercato Interno durante la Presidenza Prodi (1999-04).
Affermazione che Bolkestein aveva già fatto in consessi più privati, ma che ha ribadito quest’oggi, in un incontro in una sala parlamentare stipatissima di imprenditori balneari e di parlamentari e non solo: “Gli stabilimenti balneari rientrano nel concetto di bene, e non di servizio” ha spiegato per ben quattro volte Bolkestein.
“Per noi è la certificazione che il calvario che stiamo subendo da 12 anni, dal 2006, non ha senso” dichiara Giuseppe Ricci, presidente di Itb Italia e in prima linea, in questi anni, contro la direttiva. “Qualcuno ha provato a mettere le mani sul nostro settore, tanto che il comparto balneare inizialmente non era compreso in questa direttiva e soltanto successivamente è stato introdotto nella direttiva Servizi. Se poi vediamo che in tutta Europa sono state fatte deroghe o proroghe fino a 75 anni e soltanto in Italia si è tentato di far passare una legge di recepimento della Bolkestein persino senza discussione parlamentare ma con il voto solo della Commissione, allora capiamo cosa è accaduto”.
“Ringraziamo Bettina Bolla e Donnedamare per l’organizzazione dell’incontro – continua Ricci – che ha consentito ai tanti politici presenti di capire quanto stiamo subendo a detrimento del nostro lavoro, degli investimenti e della qualità dell’accoglienza turistica nazionale. Ora è necessario che l’Italia deroghi il settore dalla Direttiva e che vengano ripristinati l’articolo 37 del Codice della Navigazione e l’articolo 10 della Legge 88. Dopo di che ci sarà tutto il tempo per pensare”.
Tra i politici presenti, molti del centrodestra, a partire da Matteo Salvini, Giorgia Meloni, Maurizio Gasparri, Maria Stella Gelmini, Carlo Fidanza, Vittorio Sgarbi. Presente anche il senatore sambenedettese del M5S Giorgio Fede e il consigliere regionala abruzzese del Pd Luciano Monticelli
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Fosse per me darei un massimo di 10 anni per far si che chi ha investito in questi anni rientri con le spese. Poi via libera a bandi per la gestione decennale degli stabilimenti. Non possono e non devono essere proprietà privata in perpetuo.
La Spagna e il Portogallo, per esempio, sono anni che hanno RECEPITO BENE la direttiva, può essere che l’Italia non lo sapeva? Perchè inisiste nel seguire un iter ERRATO? Cosa c’è sotto? Siccome a pensare male ci si azzecca sempre,a chi conviene continuare a sbagliare e a capovolgere la legge? A qualche amico di chi ci governa? A qualche multinazionale a cui i nostri governanti stanno vendendo il nostro paese da anni? Io sento una certa puzza di intrallazzi! E quello che conferma il mio sospetto è che questa notizia non la si trova sui grandi giornali (almeno io non… Leggi il resto »