SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Nel pomeriggio di ieri, l’Aia e il designatore arbitrale per la serie C Antonio Danilo Giannocaro hanno reso note le designazioni arbitrali in vista della 17^ giornata di ritorno.

E a San Benedetto, sfogliando i social per così dire, si può notare come al popolo rossoblu non sia sfuggita la terna, e in particolare la coppia di guardalinee, scelta per dirigere Pordenone-Samb. Giannoccaro ha infatti nominato per quella partita due guardalinee di Padova, i signori Matteo Michieli e Gianluca Sartori.

Si tratta di una scelta grave. Basti pensare a cosa potrebbe accadere se per il prossimo turno di Serie A, in occasione di Crotone-Juventus, fossero designati due guardalinee di Napoli (o viceversa), con la squadra partenopea ancora matematicamente in corsa per il titolo nazionale. Un finimondo, siamo pronti a scommetterci, nonostante le regole per le designazioni in massima serie siano profondamente diverse rispetto alla sorella “povera” che è la Lega Pro.

La scelta di Giannoccaro, dunque, è un autogol clamoroso perché proprio la prossima giornata e proprio Pordenone-Samb rappresenta l’ultima “spiaggia” per riaprire il campionato. Se infatti il Padova, primo in classifica, dovesse tenere il suo +6 sui rossoblu, potrebbe festeggiare già domenica prossima a Fermo la promozione in B, in virtù degli scontri diretti a favore proprio con la Samb che a quel punto non potrebbe più, matematicamente, riprendere i veneti.

A prescindere dalle possibilità che ha la Samb di fare una rimonta che avrebbe dell’incredibile, il designatore arbitrale non avrebbe mai e poi mai dovuto operare una scelta (che rimane discrezionale) così scellerata che nell’Italia del pallone non può che alimentare la cultura del sospetto. Una scelta che non può passare inosservata neppure ai superiori di Giannoccaro, la cui permanenza nel ruolo di designatore, a questo punto, dovrebbe essere messa in discussione. Perché questa scelta non è solo nociva per l’immagine del campionato ma lo è anche per le carriere dei signori Michieli e Sartori, che saranno ingiustamente oggetto di pregiudizio e di ingiustificata pressione nello svolgimento del loro lavoro.