
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Ero in curva nel 1991, la Samb disputava il suo primo campionato di Serie C2 (poi vinto) e nella notte era iniziato il “Desert Storm“, la Tempesta nel Deserto: l’attacco della coalizione con mandato Onu all’Iraq di Saddam Hussein reo di aver invaso e occupato, nell’agosto precedente, il Kuwait. In attesa della tempesta di missili Cruise che si sarebbe abbattuta su Baghdad, come i tanti sedicenni dell’epoca partecipai a scioperi e manifestazioni a favore della Pace, colpo di coda del movimento studentesco della Pantera dell’epoca. Fu un attimo ritrovarsi dalle Notti Magiche dell’estate 1990 al sentore di ciò che sarebbe stato il Nuovo Millennio. Un segnale del trapasso della giovinezza vissuta nell’euforia degli anni ’80 alla confusione seguente. Il Muro, evidentemente, non c’era più.
E allora, in curva, sempre sedicenne, qualcuno lanciò un coro: “Chi non salta è un irakeno“. Una cosa un po’ particolare, goliardica pur in un momento tragico. E la curva, allora, saltò. Ma come era diversa San Benedetto e la curva, anche politicamente. Negli anni 70 e 80 i tifosi organizzati della Samb, fatte salve alcune minoranze, erano tipicamente di sinistra: non poteva essere altrimenti perché la curva rifletteva il cuore combattente della marineria, che proprio nei decenni precedenti a San Benedetto era stata avanguardia nazionale non solo a livello imprenditoriale ma anche per le lotte a favore dei marenare. La Curva Sud del Ballarin era rossa, anche in contrapposizione storica con la nera curva ascolana.
La tendenza è rimasta tale anche nei due decenni successivi, anche la situazione è diventata più composita. Ma come non ricordare i freaks del Nucleo Samb, ad esempio, una sorta di gruppo anarcoide e colorato che occupava una porzione destra della Curva del Riviera?
La politica è sempre stata nelle curve ma quella della Samb è mutata negli ultimi anni. E se per molto tempo strisiconi o cori hanno avuto un’eco molto più locale, con amministratori comunali contestati, o proteste per vicende cittadine, domenica nel corso di Samb-Teramo ecco rispuntare invece uno striscione politico, sempre in relazione ad una guerra in Medio Oriente: “Forza Siria, Forza Assad“.
Una presa di posizione forte in un contesto nazionale, nella confusa fase seguita alle elezioni del 4 marzo, che segnale anche un evento inedito: forze politiche di destra, basti pensare alla Lega e a Fratelli d’Italia, si sono schierate apertamente in maniera critica rispetto al bombardamento deciso da Usa, Uk e Francia (e certo anche per vicinanza alla Russia di Putin). Ed ecco la curva rossoblu che raccoglie quel sentimento e lo rilancia. Non un coro goliardico come fu quello che ho citato in apertura, ma un segnale politico importante. La Curva di San Benedetto, oggi, benché non etichettabile politicamente, ha una forte presenza di militanti o simpatizzanti di destra, in special modo di Casapound. In qualche modo una mutazione notevole se si pensa alla storia dei decenni passati, e comunque non isolata, si pensi a quanto avvenuto, allo stesso modo, nella curva romanista, non a caso vicina alla Samb per amicizia e pathos.
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Ciao Pierpaolo, scusami il dissentire nelle tue considerazioni finali, in questi giorni si, purtroppo si assiste a dei capovolgimenti epocali della politica e della società italiana che trova il suo culmine appunto nelle posizioni che vengono espresse a riguardao la Siria ed Assad. Anch’io sono perplesso sul come mai, quelle posizioni che dovrebbero essere tipiche della sinistra, cioè la lotta antimperialista e anticolonialista, la criticità se non la contrarietà all’appartenenza alla Nato, il rispetto della legalità del diritto internazionale, primo tra tutti il diritto all’autodeterminazione dei popoli sovrani, la lotta contro le oligarchie finanziarie e le lobby militari, siano diventate… Leggi il resto »
Le idee di destra e sinistra novecentesche (quelle vere, non quelle annacquate o traviate da spiriti borghesi) nascono dallo stesso seme, quello del socialismo. La sinistra europea ed italiana ha via via perso di vista l’importanza dei diritti sociali per dedicarsi esclusivamente ai diritti civili, aprendo cosi un’autostrada alla destra sociale la quale sta avendo un exploit di consensi in tutta Europa proprio per la difesa dei diritti dei tanti e per la difesa dell’identità, uno dei veri punti di divergenza tra sinistra (internazionalista) e destra (identitaria). Potremmo discutere per ore del fatto che, a mio modo di vedere, lo… Leggi il resto »
Ciao Guido, non ho capito in che senso dissenti da quanto da me scritto :D
forse non ho usato la parola giusta, volevo dire che quelle che possono sembrare oggi battaglie della destra sono e dovrebbero essere fondamentalmente battaglie della sinistra. Ora non so nel particolare se Casa Pauond si è inserita nella tifoseria sanbenedettese, sarei più propenso a pensare che, la tifoseria è sempre la stessa, forse non si sente più rappresentata da certa sinistra
Si ma aldilà che ci siano persone con una propria idea politica, la curva della Samb mi pare lo tenga per se. Vedo gente dichiaratamente di destra parlare, ridere e tifare con gente espressamente di sinistra. Io, per quel che mi riguarda, anche se non mi verrebbe da dire forza Assad, sicuramente condanno all’occidente per gli attacchi. Poi forza Assad può anche essere una provocazione e comunque rende chiaro il pensiero. Abbiamo questo vizio di esportare la democrazia impostatoci dagli americani, che è quanto di più schifoso ci sia negli scenari internazionali e che è prima fonte di odio verso… Leggi il resto »
Ci mancherebbe che non fosse così. L’orientamento politico delle tifoserie è argomento molto studiato dalla sociologia e dal giornalismo degli ultimi decenni; in alcuni casi vi è un cambiamento del predominio politico in una curva e a San Benedetto ci sono elementi di cambiamento rispetto al passato, tutto qui