FERMO – Operazione antidroga nei giorni scorsi.

Nell’ambito della costante ed incessante attività di contrasto al fenomeno dello spaccio di stupefacenti posta in essere dal Commissariato di Polizia Fermo, nella nottata del 14 aprile personale della Sezione Anticrimine, in collaborazione con la Squadra Mobile della Questura di Macerata (al termine di una breve ma intensa attività di indagine conclusasi con  pedinamenti ed appostamenti durati ore) traeva in arresto un cittadino pakistano di 31 anni trovato nella flagranza del reato di detenzione di stupefacenti al fine di spaccio.

L’uomo infatti era “attenzionato” da tempo in quanto indicato come spacciatore di ingenti quantitativi di eroina il quale, dalla provincia di Macerata, si spostava anche in questo ambito territoriale, rifornendo il mercato locale. 

In tale ottica è iniziata a fine settimana una operazione congiunta di ricerca del veicolo in uso al cittadino asiatico che veniva rintracciato nelle prime ore del pomeriggio nella città di Recanati. L’uomo non veniva più perso di vista mentre, fino alle ore 23.30 circa successive, vagava per l’intera provincia maceratese. Arrivato quindi presso un distributore di carburanti situato Porto Potenza Picena, il pakistano veniva osservato avvicinare un giovane che era in sosta con la sua autovettura, fatto per il quale, ritenendo possibile lo spaccio di sostanze proibite, la Polizia ha deciso di intervenire.

Accortosi della presenza degli agenti, il cittadino pakistano cercava di disfarsi effettivamente di un grosso involucro che gettava in terra cercando di occultarlo al di sotto degli altri veicoli presenti: azione che però non sfuggiva agli agenti i quali subito lo recuperavano.

Il teorema accusatorio fino a quel momento ipotizzato veniva immediatamente confermato dato che il materiale rinvenuto risultava essere un ovulo di cospicue dimensioni contenente stupefacente: le analisi effettuate presso la locale Polizia Scientifica confermavano essere eroina.

Il cittadino pakistano veniva tratto quindi in arresto e su disposizione del Pm di turno presso la Procura della Repubblica di Macerata, e condotto alla Casa Circondariale “Montacuto” di Ancona.