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LIVE Samb-Teramo 2-0. Rapisarda-Stanco: primo tempo da applausi al Riviera

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Ennesima partita casalinga sotto la pioggia per la Samb, come accade ininterrottamente dal mese di dicembre. Un record, forse. Giornata rossoblu nella partita con il Teramo guidato dall’ex Ottavio Palladini, per lui una partita speciale. 538 i biglietti venduti a Teramo mentre a 10 minuti dall’inizio dell’incontro la curva rossoblu sembra al gran completo e buona è la presenza negli altri settori. Il prato di gioco si presenta in discrete condizioni: speriamo regga nel prosieguo della partita.

Il Teramo potrebbe giocare con il 3-4-3 o forse con il 3-5-2. La Samb, orfana di Bove ed Esposito, si affida a Di Massimo in attacco: bisogna vedere se Capuano schiererà la squadra con il 3-4-1-2, con Bellomo trequartista, o con il 3-4-3. Conson parte dalla panchina: è la prima volta che non parte da titolare, infortuni a parte.

Si inizia con la Samb che attacca verso la curva dei tifosi di casa. Entrambe le squadre scelgono lo schieramento più prudente: 3-5-2 il Teramo, 3-4-1-2 la Samb. Partita che vede la Samb più propositiva nelle battute iniziali anche se non arrivano particolari occasioni, almeno fino al decimo minuto quando un ispiratissimo Bellomo, già sugli scudi fin dai primi minuti, riceve da Stanco e lancia alla perfezione, dalla destra, verso Rapisarda, il quale in spaccata, al limite dell’area piccola, colpisce di destro e insacca. 1-0. 

Esplode il Riviera.

Una Samb che poi continua nel gioco abituale: molto guardinga in difesa, con il doppio mediano di rottura (Gelonese e il solito generosissimo Marchi) e che si affida soprattutto alle intuizioni di Bellomo e alle accelerazioni di Rapisarda che sulla destra fanno male alla difesa ospite.

Ed arriva anche il raddoppio, sempre in un’azione che vede coinvolti Di Massimo Bellomo e Stanco. Il primo raccoglie la respinta della difesa da palla inattiva per il Teramo, si invola e appoggia a Bellomo sulla sinistra. Il fantasista, in giornata strepitosa, appoggia dietro per Stanco il quale calcia di destro da un metro dentro l’area di rigore, piazzando sul secondo palo dove Calore non arriva. E’ 2-0.

Samb che continua a giocare affidandosi al trio di attacco, che approfitta delle evidenti lacune difensive del Teramo. Bellomo fa quel che vuole letteralmente, palla al piede dribbla i difensori abruzzesi senza alcun problema. Stanco si muove molto sul fronte offensivo, tutt’altro che centravanti vecchio stile. Di Massimo tra alti e bassi crea comunque molti problemi con la sua mobilità, mentre Rapisarda resta una freccia pronta a spuntare sulla corsia destra. Anche se il Teramo non è domo e si affida soprattutto alle qualità di Gondo in attacco.

La prima frazione termina con una Samb padrona del campo, tra gli applausi del numeroso pubblico di casa. Nell’intervallo si scalda Candellori: Capuano potrebbe optare per il suo ingresso e l’uscita di Di Massimo, per irrobustire la mediana e passare al 3-5-1-1 con Bellomo dietro Stanco optando per una Samb tutta in contropiede, manovra che il Teramo ha mostrato di soffrire specialmente sulle ripartenze dopo calci d’angolo e palle inattive, quando la squadra di Palladini sovente è parsa squilibrata (e in una di queste occasioni è nato il gol del 2-0).

Invece entra Bacinovic per Marchi, probabilmente una sostituzione dovuta a motivazioni fisiche, perché Marchi aveva giocato molto bene. Nel Teramo entra Tulli, ex di turno, per De Grazia.

Il primo quarto d’ora della ripresa regala poche emozioni: la Samb punta a controllare e spera in qualche contropiede che però non si innesta, il Teramo non riesce a fare forcing e si limita a due conclusioni dal limite. I rossoblu giocano con Di Massimo prima punta e Stanco alle sue spalle, pronto ad innescarlo coi colpi di testa e a far salire la squadra. L’attaccante viene persino ammonito per un suo recupero difensivo con fallo su Caidi dai 25 metri.

Al 20′ succede l’incredibile: sulla punizione, respinta dalla barriera, conclusione poi di Panico ribattuta a terra da Perina. La palla carambola su Milillo, solo dentro l’area (i rossoblu reclamano fuorigioco): tiro di destro secco, Perina compie davvero il classico miracolo, e da terra prima si oppone e poi recupera la palla sulla linea.

Capuano corre ai ripari e toglie Bellomo, esausto dopo un primo tempo strepitoso, e inserisce Candellori. Si passa al 3-5-2. Entrano poi anche Miracoli e Valente al posto di Di Massimo e Stanco, mentre è Candellori a rendersi due volte pericoloso.

Intanto va segnalata l’esplosione di una forte bomba carta in Curva Nord, per fortuna senza conseguenze, e fischi che arrivano dai distinti e dalla tribuna.

Nel finale i due allenatori cambiano tutti i giocatori disponibili, anche se la partita sembra oramai aver detto tutto e la cosa più interessante è il tifo sugli spalti, davvero caloroso da ambo le parti.