SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Imbèlle agg. [dal lat. imbellis, comp. di in-2 e bellum «guerra»], letteralmente inetto alla guerra, ma anche usato come sinonimo di fiacco, debole. Imbelle ma anche “senza guida e manico”. Con queste parole, non certo lusinghiere verso il centrodestra, è scesa in campo l’opposizione sambenedettese al culmine di due settimane mica da ridere fra diversi casi che hanno riguardato il porto, la “querelle” sull’Autoscontro e quella sul regolamento contributi, un po’ più recente.

Buona parte dei gruppi di minoranza, nella mattinata di sabato, ha convocato la stampa. Presente il gruppo Pd, quello di “Ripartiamo da Zero, Flavia Mandrelli e, per l’Udc, il segretario Fabrizio Capriotti. Comincia Antimo Di Francesco per il quale “L’amministrazione fa continui scivoloni e figuracce a cadenza settimanale”. Il democratico si riferisce al “caso” autoscontro ma dimostra di non aver digerito neanche le vicende legate al porto, dai presunti fondi persi passando per la recente presentazione del piano di comparto: “Lo hanno fatto passare come un loro punto del programma ma è merito della passata amministrazione”.

E se c’è chi prova a parlare anche di argomenti più ordinari come il degrado urbano (“la città è sporca, si vede” chiosa Flavia Mandrelli) o la movida (“serve uno studio sociale” l’uscita di Fabrizio Capriotti) in tanti spostano il tiro su altri macro-argomenti. A partire dal progetto videosorveglianza. Il Comune ha affidato i lavori alla ditta Ite per il primo stralcio in centro ma dall’opposizione si lamentano: “Non sappiamo quando si inizia e non sappiamo se e quando il piano sarà allargato alla città intera” chiosa ancora Di Francesco, “ufficialmente è solo sperimentazione” aggiunge De Vecchis.

Entra dunque in partita anche il padre dell’aggettivo “imbelle” riferito alla maggioranza. Quel Giorgio De Vecchis ancora arrabbiato per la questione del regolamento contributi (CLICCA QUI). ” Questa amministrazione non ha il governo della burocrazia del Comune lo dimostra il fatto che non si fanno gare e che non si riescono neppure a scrivere due righe per completare il regolamento sui contributi” tuona il capogruppo di Ripartiamo da Zero che guarda infine anche a un grande appuntamento di aprile: la sentenza del Tar sul project piscina che per De Vecchis è un progetto “che si deve infrangere perché sarebbe un danno abnorme per la città”.

Infine il Pd annuncia, con Di Francesco e Maria Rita Morganti che sta avviando una ricognizione delle aree verdi della città (“C’è degrado, tanti cittadini ce lo segnalano”) e che sulla questione giostre vuole vederci chiaro. “Sappiamo che l’amministrazione ha inserito anche Piazza Rossa all’Agraria fra le location per il luna park e dobbiamo verificare perché sarebbe un grave problema” conclude Morganti. (CLICCA QUI)