GROTTAMMARE – Tre mesi e mezzo: tanto è trascorso dal rinvenimento di un cadavere di un uomo, lo scorso 26 dicembre (clicca qui), sull’argine del fiume Tronto, fino al suo riconoscimento. Si tratta del grottammarese Roberto Brutti, 55 anni, celibe, il cui corpo era stato rinvenuto all’altezza di Monsampolo del Tronto, lato abruzzese.

La polizia aveva persino diffuso la fotografia del defunto, nella speranza che qualche amico o familiare lo riconoscesse. Cosa che è accaduta soltanto oggi, 10 aprile, da parte della sorella, che nei giorni scorsi aveva denunciato la scomparsa dell’uomo, anche se il fatto risale a mesi fa. L’uomo è stato riconosciuto dai vestiti che aveva indosso e dal fatto che in una mano mancasse un dito, a causa di un infortunio sul lavoro.