SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Nelle prime ore dell’alba di lunedì 9 aprile all’Ospedale della Madonna della Marina dove era ricoverato si è spento Don Giovanni Flammini, storico parroco della Chiesa di San Pio V di Grottammare.

A recitarne le esequie in mattinata sempre a San Pio V, dove è stata spostata la salma, il Vescovo Emerito Gervasio Gestori. A partire dalle ore 21 di lunedì sera si terrà una veglia di preghiera, poi la Chiesa rimarrà aperta durante tutta la notte.

I funerali saranno celebrati alle ore 15.30 di martedì 10 aprile dal Vescovo Carlo Bresciani.

Don Giovanni, dopo aver prestato il suo servizio come sacerdote nella cattedrale della Madonna della Marina per circa tre anni alla fine degli anni sessanta, era diventato vice parroco nella parrocchia di San Filippo Neri a San Benedetto nel 1975, dove aveva accolto come seminarista Don Ulderico Ceroni, attuale amministratore parrocchiale di Colonnella. Dopo circa un anno e mezzo nel 1977 Don Giovanni Flammini era stato nominato vice parroco della Parrocchia di San Pio V di Grottammare, che ha poi guidato in qualità di parroco per più di trent’anni fino ad un paio di anni fa. Attualmente era parroco emerito di San Pio V e ricopriva l’incarico di esorcista all’interno della Diocesi.

Don Giovanni, figura sempre accogliente e serena, ha svolto il suo servizio di sacerdote e di parroco con grande umanità e con sguardo paterno. Lo ha ricordato in particolare Don Ulderico con un abbraccio “da chi ti ha amato come un figlio”, dedicato a un grande amico, fratello e prete. Don Gabriele Paoloni, parroco di San Filippo Neri, gli rivolge tutto il suo affetto dopo anni trascorsi in stretto legame, tra tanti momenti di fatica e di svago, collaborando nella parrocchia della Madonna della Marina e negli anni in cui Don Giovanni era stato vice parroco a San Filippo e lavorando insieme con gli altri presbiteri della diocesi nell’Unione Apostolica del Clero.

Oltre ai tanti sacerdoti che esprimono il loro dolore salutano Don Giovanni anche i suoi parrocchiani e i fratelli delle comunità neocatecumenali e i gruppi degli Scouts e dell’Azione Cattolica da lui accolti in parrocchia.