FIRENZE – Giorgio Sciamanna, brillante studente del 3^E del Liceo Classico “G. Leopardi” di San Benedetto del Tronto, si è classificato 3° per la categoria Senior nella gara finale nazionale della VIII edizione delle Olimpiadi di Italiano tenutasi a Firenze nell’ambito delle Giornate della Lingua Italiana (26-28 marzo 2018).

Le Olimpiadi di Italiano, promosse dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, sono organizzate con la collaborazione dell’Accademia della Crusca e del Comune di Firenze.

Le gare di lingua italiana, a carattere individuale, sono rivolte alle studentesse e agli studenti delle secondarie di II grado delle scuole italiane e delle scuole italiane e sezioni all’estero. La proclamazione delle vincitrici e dei vincitori si è tenuta nel Salone dei Cinquecento a Palazzo Vecchio. Sul podio, le ragazze e i ragazzi che hanno dimostrato la migliore conoscenza e padronanza della lingua italiana. Una vittoria importante e impegnativa: erano oltre 60.300 le studentesse e gli studenti in competizione quest’anno, solo in 84 sono arrivati in finale e hanno svolto le prove a Firenze. Alle ragazze e ai ragazzi è stato chiesto di dimostrare perizia nell’analisi e comprensione del testo, sia poetico che non  letterario, capacità di sintesi e logico-argomentativa, ma anche creatività e originalità nell’uso della lingua.

“Desidero fare i complimenti alle vincitrici e ai vincitori di questa competizione, che rappresenta una straordinaria occasione per approfondire e valorizzare la conoscenza dell’italiano, attraverso una manifestazione ricca, articolata, capace di valorizzare e rendere protagonisti le ragazze e i ragazzi” ha dichiarato la Ministra dell’Istruzione, Valeria Fedeli, attraverso un messaggio inviato alle finaliste e ai finalisti.

“Voglio complimentarmi anche con tutte e tutti coloro che hanno partecipato alle selezioni, arrivando in finale. La lingua è identità, unità, è strumento fondamentale per una cittadinanza reale, piena. Lingua e cittadinanza sono un binomio inseparabile. Non c’è cittadinanza se non c’è padronanza della lingua. Alle nostre ragazze e ai nostri ragazzi un invito: portate in alto la nostra lingua, siatene orgogliosi ambasciatori” ha aggiunto.