SAN BENEDETTO DEL TRONTO – I 5 Stelle di San Benedetto tornano a “battere” sul tema Sanità. Il Meet Up a 5 Stelle, autore qualche settimana fa di un comunicato al “veleno” sui ritardi nella nomina del nuovo primario di Pronto Soccorso, stavolta sposta il tiro sul reparto di Oncologia.

Non prima di mordere un po’ il Pd a cui i 5 Stelle addebitano “una gestione sanitaria farneticante e illusionistica” tirando in ballo l’Ospedale Unico. “I nostri ospedali sono in agonia, tutti, in tutta la regione, e quello di San Benedetto ne è la prova tangibile” continua il comunicato grillino. “Un Pronto Soccorso ancora senza facente funzione primario, Cardiologia quasi estinta e in fase di trasformazione in mera riabilitazione, come la gastroenterologia, l’oculistica e la chirurgia – in cui abbiamo “ancora” la fortuna di avere un eccellente chirurgo come il dottor Walter Siquini – dove ormai le sale operatorie lavorano a ciclo continuo come una catena di montaggio, con un pregresso di centinaia di pazienti in attesa dei tempi supplementari”.

 

E allora si arriva a parlare anche di Oncologia. “Diretta da anni da un altro bravo medico – il dottor Giorgio De Signoribus – il reparto è ormai condannato ad essere un “paziente in difficoltà” tuonano i 5 Stellle. “Con 20 posti letto, gestisce in fase di normalità 300/350 pazienti mensili in trattamento chemioterapico, oltre alle attività ambulatoriali che si avvicinano a 7.000 pazienti annui.”

“I dati del 2017 sono agghiaccianti” proseguono i pentastellati “nuovi pazienti sempre in incremento di circa 100 all’anno, incremento dei pazienti in terapia rispetto al 2016 e, sempre in crescita, i giorni di degenza per trattamenti chemioterapici. I medici sono al collasso” deuniciano dal Meet Up, piazzando la lente di ingrandimento sulle condizioni di lavoro del personale. “Ogni anno migliaia di ore accumulate oltre il consentito per garantire una risposta adeguata alle cure e ai controlli per gli oltre 12 mila pazienti che hanno scelto l’Oncologia di questo territorio.

E il futuro? “Pare che esista una volontà di assunzione di due oncologi ma da destinare ad attività territoriali, quali l’assistenza domiciliare a pazienti in fase terminale. Questa attività richiede un impegno di alcune ore settimanali, mentre le necessità del reparto sono decisamente preponderanti” chiudono i grillini.