SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Un incontro molto partecipato e ricco di interventi, quello che si è svolto sabato 17 marzo all’Hotel Progresso di San Benedetto tra i simpatizzanti della lista “Liberi e Uguali” della Provincia di Ascoli Piceno. Ben quattro ore di discussione per analizzare i risultati del 4 marzo e la nuova fase che si apre dopo il voto alle elezioni politiche. L’assemblea ha anche approvato all’unanimità un documento che verrà posto all’interesse delle formazioni che andranno a comporre il nuovo partito. Di seguito il documento.

  1. Mantenimento del nome “Liberi e Uguali”. Negli ultimi dieci anni la sinistra in Italia ha subito cocenti sconfitte, e forse l’ultimo voto, pur con le attenuanti prima esplicitate, rappresenta il punto più basso della parabola iniziata nel 2008. Troppe volte delle liste elettorali hanno cambiato nome e simbolo, nella speranza di indicare una nuova fase. Questo ha contribuito al fallimento successivo anche per la difficoltà di far conoscere nuovi nomi e loghi. Crediamo che l’esperienza di “Liberi e Uguali” rappresenti comunque un primo tassello di ricostruzione, come dimostra la pattuglia di parlamentari eletti, gli unici al di fuori dei tre grandi schieramenti politici del 4 marzo. Per questo la permanenza del nome e del logo sono essenziali ad un cammino di crescita e riorganizzazione. Unica variazione, come già anticipato dal Presidente Grasso, è la rimozione del suo nome dal logo, per evitare di apparire come un partito personale quale non potremmo mai essere.
  2. Separazione tra cariche parlamentari e incarichi nel partito. Il numero esiguo di parlamentari di LeU consente di operare al meglio questa distinzione in modo che chi si porrà alla guida del nuovo partito avrà campo più ampio per l’azione politica e la riorganizzazione rispetto invece a coloro che siederanno in Parlamento, ai quali è demandato, come sembra attualmente, il compito di organizzare una opposizione parlamentare e di essere presenti nei territori per iniziative e confronti.
  3. Apertura della fase congressuale con nomine di segretari provinciali, regionali e della segreteria nazionale e massimo confronto con i territori sia per l’organizzazione che per la definizione di un programma coerente con i nostri valori. Si avvii anche al più presto un pre-tesseramento.
  4. Definizione netta e chiara della linea politica. Il nostro compito è quello di rifondare la sinistra e non quello di riabilitare le stagioni del centrosinistra degli anni 90-2000 o l’Ulivo, che appartengono ad un periodo storico concluso definitivamente in Europa con il voto della Brexit del 2016 e in Italia con i due voti del 4 dicembre 2016 e del 4 marzo 2018. In quest’ambito politico-culturale la sinistra è chiamata di volta in volta ad opporsi o ad interagire con forze più moderate e non di destra a seconda di eventuali convergenze o divergenze. Sarà fondamentale chiarire puntualmente la posizione di Liberi e Uguali rispetto all’attuale Unione Europea e alle politiche di austerità imposte sui bilanci pubblici che rappresentano il principale freno all’implementazione di politiche di orientamento socialista all’interno dell’Unione. In particolar modo entro il prossimo mese di ottobre sarà opportuno un collocamento chiaro di Liberi e Uguali nello scacchiere politico continentale in vista delle elezioni europee 2019: quindi con il Partito Socialista Europeo (Spd, Psf, Pse e Pd) o Sinistra Unitaria (tra gli altri Podemos e probabilmente France Insoumise).