CAMPOFILONE – I resti ben conservati di una villa romana, risalente a un periodo compreso tra il I sec. a.C. e V d-C., con annesse terme, necropoli e testimonianze di produzioni agricole di olio e vino, sono venuti alla luce a Campofilone, nella provincia di Fermo.

La scoperta è stata fatta casualmente lo scorso novembre dai tecnici della Snam, che stavano realizzando allacciamenti sotterranei di metano per l’area di servizio Piceno Est. La stessa Snam ha provveduto, sotto la direzione scientifica della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio delle Marche, a finanziare gli scavi e il sondaggio del terreno con la ditta In Terras di Forlì, deviando il metanodotto dall’area archeologica.

A quanto riportato da una nota dell’Ansa, nella necropoli sono stati trovati tre scheletri infantili e quello di un cane. La villa riccamente pavimentata a mosaico è dotata di terme, sistema di riscaldamento con un fitto reticolo di tuboli in piombo per il passaggio dell’aria calda e vasche rivestite in cocciopesto per la conservazione dei prodotti agricoli.