Perina 7: La sua partita si sintetizza in due interventi: il primo spettacolare, ma forse non difficilissimo, su un colpo di testa di Germinale e il secondo, su un destro di Lazzari destinato all’incrocio, che è un vero capolavoro salva risultato.

Conson 6,5: Cattivo e concentrato come al solito. Una decisione incomprensibile dell’arbitro e del guardalinee gli toglie la gioia del primo gol in stagione.

Miceli 6,5: In posizione da libero si rivela un buon alfiere e ultimo baluardo della difesa. Comincia con una gran chiusura in spaccata su Fioretti che non riesce a ripetere in occasione del gol, quando l’attaccante romano gli sfugge e batte a rete. Al di là della posizione dell’ex rossoblu, forse leggermente al di là, per Miceli c’è l’attenuante di quel lancio “alla Pirlo” di Lazzari, davvero difficile da prevedere e intercettare. Sempre pericoloso sui calci piazzati, un suo colpo di testa propizia il pari.

Patti 6: Gioca una partita molto attenta e non era facile visto che doveva coprire, a tratti, anche la parte di Tomi che, fra i due esterni, era quello più votato all’avventura.

Mattia 6: Gioca da terzino “bloccato” per buona parte della gara, forse più per caratteristiche personali che per dettami tattici. Nel finale di primo tempo fa capolino un paio di volte davanti e sforna anche un cross interessante. In fase difensiva grinta e mordente non gli mancano. (21′ st Valente 5,5: Gioca metà tempo fra alti e bassi: prova qualche sgroppata e imbrocca anche un paio di cross interessanti, ingenuità enorme quella che regala il contropiede ai granata che costa il “sacrificio” a Marchi).

Gelonese 6,5: Più vivo e “cattivo” in mezzo al campo rispetto alle ultime uscite. Il gol, segnato a mezzo metro dalla porta e sicuramente non memorabile, è però il giusto coronamento di una partita che lo ha visto in crescita, nonostante una brutta botta rimediata nel primo tempo che l’ha un po’ condizionato nella ripresa.

Marchi 6,5: Non si può neppure dire che l’aria di casa (Marchi è di Urbino) gli abbia fatto particolarmente bene perché gioca una partita sui livelli a cui ci ha abituato. In questo momento rappresenta i polmoni della Samb: generosissimo per tutta la partita (resta pure lucido per gli inserimenti) e fino alla fine, quando è costretto a farsi buttare fuori per evitare che Filippini si involi in porta da solo.

Tomi 6: Si fa vedere con buona personalità in fase offensiva ed è altrettanto attento in difesa. Il suo sinistro è temibile e oltre alla pennellata da corner per la testa di Miceli in occasione del pari, aveva propiziato anche il gol del primo tempo. L’arbitro, però, l’ha vista diversamente.

Esposito 6,5: Finché sta in campo è nettamente il più inspirato degli attaccanti. Facilitato dalla posizione, più libera da “catene” tattiche rispetto a quella di Bellomo, a tratti incanta nel primo tempo, in cui gli riescono dei numeri pazzeschi: un tacco-tunnel più da freestyle che da campi di calcio, tanto per ricordarne uno. (12′ st Stanco 6: Entra con buona determinazione per fare a sportellate con gli avversari su un campo difficile. Seppur mai pericoloso sotto porta è apprezzabile l’impegno che ci mette).

Bellomo 6: Dà l’idea di non amare quella posizione a cui è stato relegato oggi, molto bloccato sulla sinistra e con meno libertà d’azione rispetto ad Esposito. Si dimostra abbastanza nervoso, sia coi compagni che con qualche avversario. Generoso nel finale quando, senza Marchi, va a fare l’incontrista.

Miracoli 6: Corre e si sbatte per provare a pulire qualche pallone ma la partita di oggi gli riserva quasi solo fango su maglia e calzoncini e pochi palloni sfruttabili. (27′ st Di Massimo 6: Entra per provare a spaccare la difesa ma il campo, fangoso e pesante, non gli rende il compito facile. Su una sua azione i rossoblu recriminano un rigore).

Capuano 6: Soffre un po’ l’aggressività del Fano, sia in alcuni frangenti del primo tempo, sia nella ripresa quando, tutto sommato, i granata passano in vantaggio meritatamente. Col senno di poi, viste le difficoltà a uscire da parte dei suoi e a fare rapide transizioni offensive, forse serviva uno scattista come Di Massimo o Valente dall’inizio, finché il campo lo permetteva.

Terna arbitrale 4,5: La gestione dei cartellini da parte dell’arbitro, per niente parsimoniosa oggi visti i tanti gialli estratti, è da considerarsi tutto sommato giusta visto che nessuna delle due squadre ha tirato indietro la gamba, rischiando grosso in un campo che non favoriva il controllo degli interventi. Incomprensibile però il gol annullato a Conson nel primo tempo: facciamo fatica a capire cosa abbiano visto guardalinee e arbitro. Qualche piccolo dubbio sulla posizione di Fioretti in occasione del vantaggio del Fano (se c’è fuorigioco è questione di centimetri) e su un presunto fallo in area commesso dai granata dopo un’azione di Di Massimo.