SAN BENEDETTO DEL TRONTO – “Vento di Terra e di Mare” è Arbì: il progetto realizzato dalla Cooperativa Sociale Officina 1981, insieme alla Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno, dove eco-sostenibilità, territorio, design ed innovazione si incontrano. Un punto vendita che, alla varietà dei prodotti, unisce l’accoglienza di un luogo in cui vivere esperienze di scambio e di contaminazione. Realizzato a San Benedetto del Tronto, sarà caratterizzato da un’area per la vendita e la degustazione di prodotti bio e biodinamici di aziende locali, con una particolare attenzione per quelle delle zone del cratere del sisma 2016/17. 

Il tasso medio di disoccupazione nel territorio della provincia di Ascoli Piceno è salito dal 10% al 10,6%, il più alto della regione. Cresce la quota dei giovani in cerca di prima occupazione, che passano da 13.410 a 15.307 (+14,1%), un 20,7% di gran lunga maggiore rispetto alla media regionale (12,4%) e superiore anche alla media nazionale (18,6%). Consistente è il dato di coloro che cercano lavoro dopo aver perso quello che avevano: 39.051 persone, con un aumento del 9%, pari a 3.228 unità. Tra servizi sociali del territorio, quelli per l’orientamento ed il reinserimento lavorativo hanno una media di 275 richiedenti su 323.

Così nasce Arbì “Vento di Terra e di Mare”, in prima battuta uno spazio innovativo dedicato alla formazione e all’inclusione lavorativa di giovani e disoccupati che vivono in situazioni di marginalità sociale, ma anche un bio-concept store, punto vendita, che commercializza prodotti biologici, provenienti da aziende locali con particolare attenzione a quelle delle zone colpite dal sisma. Un luogo inoltre dove la degustazione delle eccellenze enogastronomiche del territorio si accompagna alla convivialità degli eventi, realizzati su misura per raccontare la solidarietà, la sostenibilità ambientale, l’economia solidale e non solo. 

Il progetto, reso possibile grazie al particolare sostegno messo in campo dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno, che investe in iniziative innovative e di sperimentazione di nuovi modelli di rete con ricaduta sul territorio, avrà durata di 24 mesi e rientra all’interno del settore d’intervento “Crescita e formazione giovanile” del Piano Pluriennale 2017 – 2019 promosso dalla Fondazione. 

Il nuovo bio-concept store, con la vocazione per la bellezza e la sostenibilità, oltre ad essere composto da una rete coesa ed eterogenea di partner, metterà insieme produttori e consumatori e calendarizzerà le stagioni offrendo occasioni di confronto attraverso assaggi guidati, degustazioni, show cooking. Un centro polivalente in cui promuovere la cultura per gli stili di vita sostenibili, il rispetto dell’ambiente e delle risorse, la creatività culinaria, con opportunità di formazione e di inserimento lavorativo, attraverso la trasmissione di competenze professionali relative al mondo dell’agricoltura biologica e sociale e della ristorazione.


Un bio-concept store che, accanto alla vendita di alimenti biologici, sia freschi che trasformati, diventa spazio di promozione, in cui temi come eco-sostenibilità, design, innovazione e inclusione lavorativa convivono e accompagnano, passo dopo passo, la ricostruzione dell’ambiente rurale tramite il ripristino del tessuto sociale e produttivo del territorio piceno, negli ultimi anni profondamente colpito da eventi naturali che ne hanno acutizzato lo stato di crisi.

Una vetrina commerciale per le eccellenze del territorio che arrivano delle piccole aziende locali biologiche e che faticano a farsi conoscere ed un punto vendita che è innanzitutto fucina di esperienze, di esplorazione all’interno del biologico, declinata attraverso il gusto dei prodotti così come l’architettura dell’ambiente, perché Arbì non sarà solo forma e funzione, ma anche confort ed estetica degli spazi realizzati per “sentirsi a casa”.

Una ventata di sostenibilità e bellezza. Le attività di ideazione e sviluppo progettuale del concept e dell’allestimento, in linea con l’idea green che accompagna Arbì, saranno supportate dalla Scuola di Architettura e Design dell’Università di Camerino, che attraverso metodiche di progettazione partecipata e con particolare attenzione alla sostenibilità ambientale, sia nello sviluppo del concept sia nelle scelte degli arredi e degli allestimenti, offrirà consulenza tecnica per la selezione e la scelta degli arredi e degli allestimenti interni della location che ospiterà concerti, reading, presentazioni di libri ed eventi culturali di ampio respiro.

Prendono il largo formazione e inclusione lavorativa. I progetti di formazione, produzione e inclusione lavorativa saranno realizzati e curati da Officina 1981, che da anni si occupa di reinserimento socio lavorativo anche di persone considerate a basso potere contrattuale, e dalla Cooperativa Ama Aquilone partner sostenitore dell’iniziativa. Saranno organizzati laboratori formativi per la trasformazione degli alimenti norcineria, apicoltura e macelleria. Inoltre, saranno, attivati laboratori formativi dedicati all’orticoltura, alla zootecnia, all’olivicoltura, alla vitivinicoltura ed al florovivaismo. Contestualmente alla parte dedicata alla formazione saranno organizzati tirocini formativi e lavorativi, per giovani e/o disoccupati, nei settori di riferimento del progetto Arbì.

“Vento di Terra e di Mare” è Arbì: il progetto realizzato dalla Cooperativa Sociale Officina 1981, insieme alla Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno, dove eco-sostenibilità, territorio, design ed innovazione si incontrano. Un punto vendita che, alla varietà dei prodotti, unisce l’accoglienza di un luogo in cui vivere esperienze di scambio e di contaminazione.

Hanno presentato il progetto, presso la Bottega del Terzo Settore ad Ascoli, Francesca Pavan, Presidente Cooperativa Sociale Officina 1981, Maurizio Castelli membro del Consiglio Direttivo Cooperativa Sociale Officina 1981 e Carla Capriotti, Cooperativa sociale Onlus Ama Aquilone

“Arbì Vento di Terra e di Mare”. Garbino o africo è il nome dato al vento di libeccio sul litorale adriatico, è un vento che spira da sud-ovest (sul litorale di Veneto, Romagna, Marche, Abruzzo, Molise e Gargano). Tanti sono i termini che vengono dati al vento che nella sua lunga corsa interessa tutto il bacino occidentale del Mediterraneo. In sambenedettese, questo “vento di terra e di mare”, così detto perché soffia generalmente come brezza di mare lungo le coste occidentali della penisola italiana e come brezza di terra lungo quelle orientali, è chiamato Arbì.