SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Doveva essere una commissione (doppia visto che si riunivano sia i Lavori Pubblici che il Bilancio) dedicata al destino del Ballarin “tout court” ma alla fine dei conti, nel pomeriggio di giovedì, si è parlato principalmente del futuro del Carnevale e dei carri allegorici.

BALLARIN, SUL PIATTO SOLO I CAPANNONI. La “virata” nelle discucssioni della commissione voluta da Capriotti e Curzi, in effetti, era abbastanza prevedibile visto che da qualche tempo lo stato dei capannoni a Nord desta più di una preoccupazione con la Prefettura che è intervenuta chiedendo a sua volta un intervento al Comune, che negli scorsi giorni ha nei fatti isolato l’area con una recinzione temporanea. L’immediato futuro, come ricordato dal tecnico del Comune Annalisa Sinatra è “la rimozione della cancellata, non più riparabile, e lo sgombero dei capannoni”. A mettere fretta all’amministrazione poi, c’è anche la situazione, ormai consolidata, di persone che sistematicamente si introducono nella struttura per dormire.

IL RUOLO DEI CARRISTI. Ogni intervento, però, è subordinato alla collaborazione con l’associazione Amici del Carnevale che ormai da anni occupa quelle strutture per il rimessaggio dei carri, dei materiali e delle attrezzature. Dal 2014, come noto, la situazione è precipitata. Il decreto di inagibilità dell’Asur di quel periodo, infatti, ha coinciso con la fine del Carnevale sambenedettese che da quel momento non ha trovato un’alternativa per la costruzione e il deposito dei carri allegorici.

L’attuale situazione dei capannoni e del loro contenuto

“Negli anni è stato distrutto un carnevale che ci è costato fame e sacrifici”. E ancora: “Non è colpa nostra l’attuale situazione, la politica ci ha fatto promesse mai mantenute” sono le parole di alcuni dei carristi presenti in prima linea per capire le soluzioni della politica per la questione capannoni, carristi che da una parte non vorrebbero la morte del carnevale e che dall’altra si preoccupano anche dei materiali conservati nei capannoni. “Abbiamo migliaia di euro di attrezzature, materiali, impianti stereo ancora lì dentro, nonostante molte cose ci siano state rubate” ripetono due di loro, Roberto Narcisi e Bruno Illuminati.

Il “carrista” Roberto Narcisi

I carristi da una parte. E dall’altra il consiglio comunale che ha provato, durante la commissione, ad abbozzare qualche soluzione. E se il sindaco Piunti ha parlato del destino generale dell’impianto (“Non sono per le grandi opere, mi piacerebbe riqualificare l’area dando uno spazio verde al quartiere”) altri interpreti si sono impegnati nel discutere le soluzioni alternative per i capannoni, il problema con il più accentuato carattere di urgenza. Ma quali sono le ipotesi sul piatto.

CARRI E SFILATA SU VIALE DELLO SPORT? Il vicesindaco Andrea Assenti e il consigliere Mario Ballatore, supportati in uno slancio bipartisan anche da Giorgio De Vecchis fra gli altri, parlano della possibilità di spostare i capannoni in zona stadio “Riviera delle Palme” (più precisamente i carri verrebbero depositati nell’area dietro l’Ipsia). Un’ipotesi, però, che presupporrebbe lo spostamento della stessa sfilata su Viale dello Sport, “una soluzione per cui servirebbe la volontà dell’associazione del Carnevale” chiosa sempre Assenti, ma che amplierebbe il ventaglio di soluzioni che negli anni sono state bloccate dalla necessità di trovare un nuovo spazio per i carri a Est della ferrovia, visto che i manufatti non potrebbero mai passare per i pontini se la manifestazione tornasse a svolgersi nell’isola pedonale.

LE ALTRE SOLUZIONI. Per altri, come Bruno Gabrielli invece, la sfilata potrebbe aver luogo sul lungomare, partendo da Sud. La soluzione “consentirebbe di cercare spazi per il rimessaggio a Porto d’Ascoli, in zona Sentina” propone il consigliere di Forza Italia. Più difficili, invece, le altre strade. In zona porto era stata individuata un’area ma né la Capitaneria, né l’Autorità Portuale di Ancona sembrano fare i salti di gioia all’ipotesi mentre altrettanto accidentata sembrerebbe la pista che porta a cercare un nuovo posto per i carri nel Comune di Grottammare.

CARRI TEMPORANEAMENTE AL CAAP? Nel frattempo, però, la necessità più impellente è quella di spostare tutto il contenuto dei capannoni (rimorchi, materiali in cartapesta, strutture e attrezzature) in un magazzino “temporaneo”. La soluzione, ancora una volta, potrebbe essere a Porto D’Ascoli. L’amministrazione (assieme al consigliere Pd Tonino Capriotti), infatti, ha aperto durante i lavori del pomeriggio alla possibilità di trasferire tutto nei locali del Centro Agroalimentare. In attesa di soluzioni definitive.