SAN BENEDETTO DEL TRONTO – “Un grosso plauso e ringraziamento va ai poliziotti del Commissariato di San Benedetto per aver portato a termine un’importante inchiesta, avviata grazie ad una determinate intuizione e per aver stroncato un allarme sociale che stava preoccupando tanti cittadini”.

In questo modo il Dirigente Leo Sciamanna, durante la conferenza nella tarda mattinata del 14 marzo, ringrazia i suoi uomini per il blitz di due giorni fa che ha portato all’arresto di tre persone (due italiani e un albanese), autori delle rapine avvenute recentemente in città e comuni limitrofi. Anche nel Fermano.

Sono state accertate responsabilità per i fatti, avvenuti tra gennaio e febbraio, di Grottammare (Sì con Te) e San Benedetto (Eurospin e Conad) ma anche a Fermo (La Fonte della Fortuna). Nei primi due casi il bottino si era aggirato intorno ai 2/3 mila euro mentre nel terzo atto era salito ad 11 mila. Nell’ultimo episodio altra cifra elevata condita da svariati Gratta e Vinci per un complessivo di 22 mila euro. Indagini in corso per altri eventuali fatti compiuti nei dintorni.

La modalità era sempre la stessa: intorno all’orario di chiusura due di loro irrompevano armati con volto travisato e si facevano consegnare dalle cassiere il denaro. Il terzo faceva da palo e ‘autista’ fuori dall’esercizio commerciale.

“Dopo una meticolosa indagine, con appostamenti e pedinamenti, è stato deciso il fermo (avvenuto a Porto d’Ascoli sulla Statale 16 davanti alla caserma Guelfa) dei tre individui, già noti per altri reati. Si stavano preparando ad un ‘salto di qualità’ – aggiunge il Commissario – addirittura un assalto ad un portavalori. Per evitare un possibile conflitto a fuoco, non avendo la certezza che l’arma a loro disposizione fosse falsa, siamo intervenuti fermando la loro auto, una Mercedes Classe A”.

L’arma, infatti, è risultata giocattolo ma ben riprodotta. E’ stata rinvenuta all’interno del mezzo insieme ad altro materiale utile per gli episodi criminali. In una casa di un soggetto, a Fermo, è stato trovato del vestiario attinente alle rapine compiute sul territorio.

I fermati sono un sambenedettese (classe 1988), un foggiano (originario di San Severo ma residente a San Benedetto e Fermo, classe 1980) e un albanese residente in Riviera (classe 1960). Sono stati arrestati, attualmente, per tentata rapina, il Gip ha convalidato i fermi e sono stati portati in carcere a Marino del Tronto.

Nell’operazione è stato scoperto che il fratello (classe 1985) del sambenedettese era latitante per reati inerenti allo spaccio di droga (eroina e cocaina) e su di lui c’era una condanna di 4 anni di reclusione emessa da un Tribunale campano: in questi giorni era in città con una Ford Fiesta con targa tedesca. Nella serata del 13 marzo è stato identificato e arrestato nel centro di San Benedetto. Anche lui è finito in carcere. Nei suoi confronti anche l’interdizione per cinque anni da pubblici uffici e una multa di 14 mila euro.

Sono, inoltre, in corso alcune indagini per identificare un possibile complice dei tre fermati per tentata rapina. La Polizia di Stato sambenedettese sta svolgendo accertamenti per l’identificazione.