SAN BENEDETTO DEL TRONTO – I due complessi di case popolari del quartiere Agraria, in questi giorni, sono rivestiti da due impalcature. Sulle strutture, infatti, sono in corso dei lavori che prevedono la copertura dei muri esterni con un c.d. “cappotto termico”. I lavori, visto che andranno a operare sulla superficie del complesso, andranno con ogni probabilità a cancellare i due murales che campeggiavano da 4 anni sulla facciata Est delle due palazzine, realizzati nel giugno 2014 dall’artista “Zed 1”.
Di seguito vi riportiamo le considerazioni dell’architetto Guido Rossetti che chiede spiegazioni, circa la prossima cancellazione dei murali, a Erap e amministrazione comunale.
“Da cittadino residente nella zona Agraria, allarmato dal comparire di impalcature di fronte ai due murales nella zona 167 dell’Agraria, sono andato a leggere di che tipo di lavori si tratta.
Riqualificazione energetica con cappotto termico esterno, ora guardando il tabellone della palazzina nord, dove è stato messo una foto della palazzina, si vede che il murales c’è, ma la dicitura del progetto contraddice la foto, parlando di cappotto termico esterno.
Per cui, di fronte all’ambiguità delle documentazioni esposte, penso, e chiedo, da privato cittadino, chiarimenti, anche a mezzo stampa agli organi competenti.
In primis all’Erap Marche, proprietaria degli immobili, lo stesso ente che ha in passato autorizzato la realizzazione delle opere che oggi sono patrimonio del Comune di San Benedetto del Tronto, facendo parte delle opere a cielo aperto del Museo Arte sul Mare.
Ma anche e soprattutto Al Sindaco del comune in quanto tutore pro-tempore del patrimonio artistico e culturale della città;
All’assessore alla Cultura, che anch’esso, all’atto della sua nomina prende in carico la suddetta tutela;
All’assessore all’Urbanistica, che deve quanto meno visionare, se non autorizzare i lavori di manutenzione straordinaria;
Chiarimenti in merito al futuro di queste due opere che, come ripeto fanno parte del patrimonio del Museo Arte sul Mare, oltre ad essere un buon esempio di riqualificazione di spazi periferici, sorvolando sul ovvio costo che l’amministrazione comunale ha sostenuto per la loro realizzazione”.
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Grazie Guido per il tuo interesse verso questo importante problema e grazie alla redazione di Riviera Oggi per averlo sollevato. Come curatore ed organizzatore delle fasi realizzative delle due opere, che hanno portato l’Agraria di San Benedetto alla ribalta internazionale, con articoli sulle migliori riviste di street art di mezzo mondo, ti debbo confessare che, come te, sono rimasto allibito dalle notizie sul cappotto termico che ho ricevuto in questi giorni dagli amici di San Benedetto via e-mail. Purtroppo pero’, dopo una reazione istintiva, mi sono reso conto che sarebbe difficile evitare che possa essere realizzato e credo proprio che… Leggi il resto »
Grazie Piernicola, Infatti a mio avviso è una soluzione percorribile, io personalmente ho avuto modo di realizzare in un condominio il cappotto interno in un apparamento, la soluzione è forse anche più efficente, ma sicuramente porta qualche disagio ai residenti, di solito è anche più economica poichè si risparmiano i costi della sicurezza e delle impalcature, ma non è questo il caso poichè l’ente è unico proprietario dell’immobile. Ho voluto sollevare il problema perchè ho paura che per pigrizia, si preferisca percorrere la soluzione più ovvia, quando sostanzialmente con le stesse somme, si possono raggiungere entrambi gli obiettivi, mettere a… Leggi il resto »
Grazie a te Guido. Spero vivamente che tu possa riuscire a salvarli con l’aiuto dell’amministrazione e sono sicuro che poi, riceverai i ringraziamenti anche da coloro che oggi non ne comprendono l’importanza. Spero di leggere a breve, su Riviera Oggi, confortanti notizie a riguardo.
Grazie Guido per il tuo interesse verso questo importante problema e grazie alla redazione per averlo sollevato. Come curatore ed organizzatore delle fasi realizzative delle due opere, che hanno portato l’Agraria di San Benedetto alla ribalta internazionale, con articoli sulle migliori riviste di street art di mezzo mondo, ti debbo confessare che, come te, sono rimasto allibito dalle notizie che ho ricevuto in questi giorni dagli amici di San Benedetto via e-mail. Purtroppo pero’, dopo una reazione istintiva, mi sono reso conto che sarebbe difficile evitare tutto questo e credo proprio che dovremmo dire addio per sempre al grande murale… Leggi il resto »
Lasciamo i murales alle periferie degradate di N.Y. e copriamo tutto con uno bello strato di intonaco bianco.
Se valesse quanto le opere di Keith Haring, sarebbe il caso di tutelare l’opera. In caso contrario…
bhe, per quel pò che ne so, quest’anno Zed1 ha lavorato, oltre che in Italia, in Olanda, in Portogallo, negli USA e in Brasile, forse qualcosa vale.
ma allora bisogna trovare uno spazio adatto.
Quale spazio era piu’ adatto delle due pareti di 180 metri quadrati ognuna, completamente macchiate di nero (vedere foto prima dei lavori), che abbruttivano non solo le palazzine ERAP dell’Agraria, ma classificavano l’intero quartiere come zona degradata? Gli Orticanoodles e Zed1, che e’ uno dei piu’ importanti street artist italiani nel mondo, hanno ridato vita non solo alle due palazzine e all’intero quartiere Agraria, ma hanno permesso di far conoscere San Benedetto pubblicando i loro murali sulle piu’ importanti riviste di street art. Forse, prima di scrivere parole come “copriamo tutto con uno bello strato di intonaco bianco”, bisognerebbe conoscere… Leggi il resto »
Dal suo punto di vista ha anche ragione, ma se fossi proprietario di un immobile in quel condominio preferirei un termo-cappotto ad un’opera d’arte che non mi tiene al caldo.
Del resto le impronte sulla parete la dicono lunga sulla coibentazione dell’edificio.
E mi pare di ricordare che gli interventi di riqualificazione energetica, per legge, passino sopra una montagna di possibili veti…
Si, il problema non è cosa sia meglio ma una cavolo di programmazione dei beni beni pubblici! Se si deve intervenire, i murales li avrebbero fatti l’anno prossimo!!!!
Infatti il problema e’ proprio questo Alessandro. Se quando nel 2014 e poi nel 2015 l’ERAP, proprietaria delle due palazzine, oltre a dare l’autorizzazione scritta a fare i due murali, avesse detto che era comunque prevista la copertura delle pareti con un cappotto termico, essi si sarebbero potuti fare dopo la realizzazione del cappotto e soprattutto il Comune non avrebbe speso inutilmente oltre 6.000 euro dei contribuenti per farli fare ai due street artists. E’ per questo motivo che se il cappotto si facesse all’interno delle pareti, si potrebbero ottenere entrambi i risultati, cioe’ mettere a norma le palazzine e… Leggi il resto »
Piernicola, siamo in Italia, l’ente è l’ERAP (tradotto in iglese bandwagon), la California è lontana, la programmazione, la ragionevolezza, l’adeguatezza lo è ancor di più.
Grazie Maw, si, hai ragione, ogni tanto lo dimentico. Certe volte pero’ basterebbe il semplice buon senso,….ma forse e’ chiedere troppo.
Quale spazio era piu’ adatto delle due pareti di 180 metri quadrati ognuna, completamente macchiate di nero (vedere foto prima dei lavori), che abbruttivano non solo le palazzine ERAP dell’Agraria, ma classificavano l’intero quartiere come zona degradata?
Gli Orticanoodles e Zed1 che e’ uno dei piu’ importanti street artist italiani nel mondo, hanno ridato vita non solo alle due palazzine e all’intero quartiere Agraria, ma hanno fatto conoscere San Benedetto nelle piu’ importanti riviste di street art.
Forse prima di scrivere “copriamo tutto con uno bello strato di intonaco bianco”, bisognerebbe conoscere i fatti e magari riflettere un attimo.
Scusate la mia ignoranza, ma cosa rappresenta sta cosa ?
un anatra all’ arancia scappata dalla prova del cuoco ?
Questo è l’esempio del deserto culturale che c’è in questo territorio
Ciao Alessandro. Forse il problema di certe persone non e’ solo il deserto culturale.
Comunque vorrei fare una precisazione, la mia domanda di chiarimenti non vuole limitarsi alla semplice salvaguardia di due murales, ma all’approccio che questa città, e questa amministrazione ha con “opere” del partimonio artistico culturale della città. I due Murales, tra l’altro di due importanti figure del panorama artisico internazionale come Orticanooldes e Zed1, sono parte integrande del più vasto patrimonio artistico della città, creatosi con la geniale intuizione di molti anni fà dell’amico Piernicola Cocchiaro, che a partire da Scultura Viva, ha creato il Museo d’arte sul Mare, che. appunto con queste opere dell’Agraria, non limita la dicitura “mare” solo… Leggi il resto »
Condivido totalmente per la competenza e la puntualità nelle spiegazioni date.
Grazie!