SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Si è svolta ieri, 7 marzo, nella sala Consiliare di San Benedetto del Tronto, una conferenza dal titolo “Donna Cuore Arte” dedicata alla donna. Una iniziativa dell’associazione “Alchimie d’Arte”, sostenuta dall’assessorato alle pari opportunità del Comune di San Benedetto, all’insegna della cultura ma anche della riflessione sul tema della condizione femminile e del fenomeno della violenza di genere.

Moderata dalla scrittrice e artista Enrica Consorti, l’iniziativa ha avuto una presenza di pubblico numerosissima ad ascoltare i numerosi interventi, tra cui Loriana Lucciarini, Isa Tassi Marinangeli, Giarmando Dimarti, Enrica Consorti, Domenico Parlamenti, Sara Palladini, Maria Rita Massetti, Maria Letizia del Zompo. L’iniziativa è stata allietata anche dagli intermezzi musicali di una giovane promessa del nostro territorio, Stefano Massetti e della cantante Cinzia Filiaggi.

Per l’occasione è stata inaugurata, negli appositi spazi della sala consiliare, le opere pittoriche dedicate alla figura femminile di ben 43 artisti, che sarà visitabile fino al 13 marzo.

Tra gli interventi anche la Consigliera Brunilde Crescenzi, la quale ha illustrato le numerose iniziative messe in atto dall’Assessorato alle Pari Opportunità in favore del contrasto alla Violenza e alla Prevaricazione.

L’Assessore Antonella Baiocchi ha esposto una interessante analisi sulle dinamiche che alimentano lo stato di subordinazione della Donna: “Si parla ovunque di Parità, Uguaglianza, Rispetto, sono   preziosi concetti che però continuano ad essere per molti chimere irraggiungibili. Questo a causa della scarsa conoscenza del mondo psichico, che ancora oggi incombe e coinvolge anche coloro che operano all’interno degli enti pubblici e privati preposti a prevenire, intercettare e fronteggiare il disagio, con la conseguenza di veder sabotati i buoni propositi e la buona volontà che li anima, in quanto è un dato di fatto che “Si dà ciò che si possiede: per cui, se si è affetti da Virus si passano necessariamente Virus”. Una grave conseguenza dell’Analfabetismo Psicologico, è il Pensiero Dicotomico, che induce a pensare in termini di tutto o niente, bianco o nero, cento o zero ed induce a gestire le divergenze gestite con modalità che non permettono vie di mezzo ma l’eliminazione o il sacrificio di uno dei due poli oggetto della Divergenza (necessariamente il Polo che viene a trovarsi in Posizione di Debolezza). Questo virus dà vita all’Intolleranza, all’Estremismo, al Fondamentalismo ed è alla base di ogni forma di conflitto e di Violenza, compresa la discriminazione della Donna. Diversi movimenti sorti per liberare gli oppressi, sono inquinati dal Virus della Dicotomia: liberare i prevaricati prevaricando gli oppressori, senza accompagnare quest’azione da alcuna iniziativa educativa, non risolve il problema ma lo perpetua. Compresi i movimenti in aiuto delle Donne, molti dei quali, facendo la guerra al Maschio in realtà non stanno risolvendo il problema ma perpetuano la mentalità Dicotomica. Come spiego nel mio ultimo Saggio Alle radici della Relazione Malata (Youcanprint, 2017), la tipologia della Vittima è solo una:  il Polo Debole della situazione . Bisognerebbe abbandonare il termine Femminicidio, per adottare quello di Debolicidio, in quanto, al di là delle rilevanze statistiche, la Vittima può diventare chiunque viene a trovarsi nel ruolo di debolezza: una Donna ma anche un Uomo, un Anziano ma anche un Giovane, un Povero ma anche un Ricco, un Diversamente Abile ma anche un normo dotato, un animale quasi sempre. Il Killer da combattere è l’Analfabetismo Psicologico, il quale inducendo a Gestire le Divergenze con modalità Dicotomiche induce chiunque si trovi in una posizione di potere, a diventare suo malgrado, un potenziale Carnefice-Prevaricatore”.