SAN BENEDETTO DEL TRONTO  – La vittoria con il Renate ha di certo rigenerato l’ambiente Samb. Sotto ogni aspetto, compreso quello della comunicazione. Dopo qualche settimana di silenzio stampa, già interrotto invero nell’immediato post partita di sabato scorsa, riprende la routine rossoblu che oggi porta ai suoi microfoni il centrocampista Alessandro Marchi, uno dei migliori rinforzi di gennaio, se non il migliore finora.

IL RAPIDO AMBIENTAMENTO A SAN BENEDETTO. “Contro il Renate era importantissimo vincere” fa un passo in dietro il calciatore “i tre punti volevano dire secondo posto in solitaria e nel secondo tempo si è vista tutta la nostra voglia e determinazione, abbiamo lottato fino al 90′ e oltre”. Marchi, però, non sorride solo per l’ultima vittoria: “Da quando sono arrivato, abbiamo fatto sempre bene e giocato alla pari un po’ con tutti” spiega il calciatore, che dà anche una risposta schietta sul suo inserimento in gruppo, apparso rapido e proficuo sin dall’inizio: “La realtà è che arrivavo da sei mesi (a Livorno n.d.r.) in cui praticamente non ho mai visto il campo, pur allenandomi con regolarità. Questo mi ha fatto venire a San Benedetto con una grande voglia di giocare, una voglia che posso dire di non aver mai avuto in carriera. Questo credo che abbia aiutato a inserirmi subito”.

QUEL MALEDETTO ERRORE A PADOVA…Il giocatore urbinate, poi, spiega quali sono i suoi assetti tattici preferiti (“ho giocato quasi sempre a tre, in mezzo, in carriera ma in una squadra compatta e equilibrata come la Samb un centrocampo a 4 o a 5 è la stessa cosa”) e fa pure un passo indietro al secondo tempo di Padova, quando un suo errore clamoroso davanti alla porta ha forse cambiato le sorti della partita. “Se ci penso, ancora adesso quell’occasione mi rimane un po’ sul groppone. Ma il calcio è anche fatto di errori e il segreto sta nel non pensarci troppo perché bisogna sempre concentrarsi sulla partita successiva. In questo ambiente ogni domenica c’è sempre qualcosa da dimostrare”.

OCCHIO AI PLAYOFF. Chiusura, infine, sulle prospettive per la Samb, da qui a fine campionato. “Questi sono tradizionalmente i mesi decisivi, dobbiamo macinare gioco e risultati per poi vedere dove saremo alla fine”. Capitolo playoff: “La posizione in cui finiremo sarà importante per i vantaggi in ottica playoff. Noi sappiamo di essere una squadra tosta e scorbutica (e a cui è difficile fare gol aggiungiamo noi) e nelle partite secche possiamo dare fastidio a tutti”.