SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Si tratta di uno dei risultati più sorprendenti della tornata elettorale appena conclusasi. Stiamo parlando del risultato della Lega che si è attestata sopra al 17 % a livello nazionale e ha fatto la voce grossa anche nelle Marche e in Provincia di Ascoli.

A livello regionale il “Carroccio” è passato dallo 0,69% al 17,4% dei consensi in soli 5 anni. E i dati sorridono a Salvini & Co. un po’ in tutte le Marche, tanto che il partito è riuscito a eleggere l’ascolana (d’adozione visto che l’avvocato è nata a Fabriano) Giorgia Latini, oltre a Luca Paolini e Tullio Patassini a Montecitorio. A loro si aggiunge il sindaco di Visso Giuliano Pazzaglini che ha staccato un biglietto per Palazzo Madama.

LEGA BENE NELLE MARCHE. I risultati della Lega, dunque, sono sorprendenti a tutti i livelli. In provincia di Ascoli, nel collegio maggioritario, hanno raggiunto il 15,71% dei voti, pari a 22 e 600 voti, specchio del più ampio successo nel collegio proporzionale Marche 01, in cui, con più di 82mila voti la lista è arrivata oltre il 18%. E pensare che nel 2013, seppur trattasi di un parallelismo azzardato viste le differenze fra le leggi elettorali, in provincia i voti utili per la Camera dati al partito erano stati appena 532, pari allo 0,4%.

IL BOOM A SAN BENEDETTO. A San Benedetto, poi, un altro exploit. Alle politiche 2013 il “Carroccio” all’ombra delle palme portò a casa appena 91 voti (o,3%). Sembra passata un’era ma appena 5 anni dopo i voti alla Camera racimolati dalla lista di Salvini sono stati 3864 (14,93%). Nel mezzo le Amministrative del 2016, in cui aveva espresso anche un candidato sindaco a San Benedetto: quel Massimiliano Castagna che si era fermato a 513 preferenze (2,26%) e che oggi, nonostante non fosse un candidato, sembra di umore decisamente diverso.

PARLA CASTAGNA. “Ce lo aspettavamo un risultato di questo genere, che a livello locale rispecchia il dato nazionale” confessa il commercialista a Riviera Oggi. Poi anche la spiegazione di un boom di queste proporzioni: “Forza Italia non dà più garanzie, non ispira più l’elettore di centrodestra” spiega Castagna. “Oggi la Lega dà quelle risposte, sulla sicurezza ma anche sulle tasse per esempio, che una volta dava Forza Italia. Quei discorsi” prosegue il leghista “ormai li portiamo avanti solo noi perché Forza Italia sembra un po’ immobile”. Difficile dargli torto. A San Benedetto, per esempio, nel 2013 il Pdl prese il 22%, a questo giro Forza Italia si è invece fermata sotto al 13.

IL RISULTATO DI MACERATA. Castagna, che non si dice rammaricato per la mancata candidatura (“rimango a servizio del partito, ci sarà spazio per tutti”), spiega anche come, a suo avviso, il risultato delle Lega sia riuscito a vincere anche i fatti di cronaca più controversi. Basti guardare il caso di Macerata dove il partito, nonostante il caso Traini, ha letteralmente “sbancato” col 21%. “A Macerata forse è stato proprio quello che è successo a determinare la vittoria” prova a dare una risposta lo stesso Castagna “le persone alle urne, anche a Macerata, hanno pensato che uno dei beni immateriali che mancano in questo momento è quello della sicurezza”.