SAN BENEDETTO DEL TRONTO – “Colpisce che i passaggi di questa “trattativa” tra Amministrazione comunale e Sovrintendenza alle Belle Arti resti una questione tra le parti, peraltro puntualmente riferita alla stampa ed ai media, senza che ci sia il benché minimo coinvolgimento dei consiglieri comunali, delle associazioni di categoria e di quanti sono portatori di interessi sull’argomento”. A parlare è il consigliere dell’Udc Domenico Pellei che tira fuori il discorso sui “dehors”. Nell’ultima puntata ci eravamo lasciati a inizio febbraio con una bozza di regolamento, peraltro piuttosto dura nei contenuti per molti bar del centro (CLICCA QUI), inviata dagli uffici comunali alla Soprintendenza anconetana. 

“BISOGNA ASCOLTARE GLI OPERATORI. “Tutti parlano di regolamento stringente, ultimatum per chi non si adegua, proroghe, aree escluse dalle prescrizioni, tempi di adeguamento, fioriere, paraventi e quant’altro ma nessuno sa esattamente a cosa ci si deve preparare e soprattutto chi e perché lo deve decidere” continua Pellei. “Sui cosiddetti gazebo le attività commerciali hanno fatto investimenti in termini di allestimenti strutturali (“costi di realizzazione e di ulteriore messa a norma per modifiche sopraggiunte al regolamento, le ultime nella primavera 2016″ aggiunge il politico), di organizzazione del personale (nuove assunzioni per incremento dell’attività), di pianificazione economico finanziaria dell’impresa”. Insomma per il consigliere bisogna mettere sul piatto della bilancia le esigenze dei proprietari dei locali. “Le istanze di questi operatori non possono non avere un momento di ascolto e di recepimento così come i consiglieri comunali sia di maggioranza che di minoranza non possono non essere messi al corrente su come viene portata avanti una questione così annosa che ha ricadute sulla città importantissime in termini di occupazione, di qualità e decoro della città, di stabilizzazione economica degli esercenti” prosegue infatti il politico. ” Un’azione in tale direzione non potrebbe tra l’altro che rendere la posizione dell’amministrazione maggiormente incisiva in questa fase di confronto con l’ente regionale.”

VERSO UNA COMMISSIONE URBANISTICA. A questo punto il consigliere annuncia che è sua intenzione convocare una riunione della commissione Urbanistica, da lui presieduta. “Ritengo quindi oltremodo urgente la disponibilità da parte dell’amministrazione alla convocazione di una Commissione Urbanistica anche con il coinvolgimento delle associazioni di categoria per presentare lo stato dei fatti in modo che la discussione accada nelle vie ufficiali” tuona Pellei “e la commissione stessa non sia chiamata solamente a ratificare, una volta redatto, un regolamento deciso nelle segrete stanze della burocrazia”.