Il mio nome è Roberto Cataldi e sono uno di quei candidati che il team di Di Maio ha scelto tra la popolazione civile sulla base di specifiche competenze tecniche.
Sono un avvocato civilista ma anche saggista e spesso mi sono occupato di problemi legati al mondo della giustizia.

In ambito giudiziario, sono conosciuto per avere creato e portato al successo la rivista giuridica telematica studiocataldi.it che conta oggi un traffico di 6 milioni di pagine viste per mese e che è considerata un punto di riferimento per quanto riguarda l’informazione legale.

Perché ho scelto di candidarmi con il movimento 5 stelle?
Innanzitutto perché è l’unica forza politica che vuole combattere seriamente contro gli sprechi della politica e la corruzione (gli intoccabili del “made in Italy”) e credo che questo sia l’unico modo concreto per recuperare le risorse necessarie a ridurre la pressione fiscale che ha raggiunto livelli intollerabili. Nelle altre forze politiche ho visto solo dei “promettitori seriali” che da oltre 20 anni dicono di voler ridurre le tasse ma poi non lo fanno proprio perché non vogliono rinunciare agli sprechi di cui si nutrono e non vogliono combattere in modo efficace la corruzione.
Persino il commissario alla spending review aveva indicato nelle circa 8 mila partecipate un enorme spreco di denaro pubblico. Ma si sa, ai partiti della vecchia politica, le partecipate inutili servono per creare poltrone!

Il Movimento 5 stelle poi ha dimostrato coerenza e serietà adottando un codice etico che fa rispettare. Sia ben chiaro, nessun partito è immune dal rischio che tra i suoi candidati si possa infiltrare un impresentabile ma solo il movimento 5 stelle ha la determinazione di mettere alla porta chi ha dimostrato di voler fare il furbo.

Nei venti punti del programma ci sono poi altri obiettivi che mi stanno particolarmente a cuore perché possono davvero far ripartire l’Italia.
Oggi uno dei principali problemi economici del nostro paese è dato dal fatto che le aziende delocalizzano e che quelle straniere non vogliono investire in Italia perché c’è troppa burocrazia, le tasse sono troppo alte e le cause civili durano troppo a lungo. E nel programma dei 5 stelle ci sono proprio le misure necessarie per intervenire su queste criticità del sistema Italia.
Se vogliamo far ripartire l’economia dobbiamo concentrare l’attenzione su tali obiettivi. A cominciare dal pacchetto fiscale. In questo caso, la proposta dei 5 stelle, non è fatta solo di promesse perché il recupero delle risorse di cui ho appena parlato può consentire realmente di ridurre la pressione fiscale agendo anche sul cuneo fiscale che può rendere più competitive le nostre imprese.

Un altro punto del programma è costituito dalla eliminazione di tutte quelle disposizioni di legge che creano troppa burocrazia rendendo più complicata la vita a cittadini e imprese.
E su questo punto diciamo pure che “semplificare” è il mio mestiere. Da anni lavorando nel mio sito internet studiocataldi.it ho cercato di rendere il diritto più semplice e alla portata di tutti.
Uno dei primi interventi che vorrei fare è quello di presentare un ddl per semplificare quelle procedure che hanno rallentato la ricostruzione nel post sisma.
Penso a una legge quadro che possa stabilire le regole prima che si verifichi un terremoto e non certo quando siamo di fronte all’emergenza. Se mancano delle regole certe e si deve far ricorso a una serie infinita di provvedimenti normativi postumi al sisma (come avvenuto nel nostro territorio) è chiaro che si va incontro a rallentamenti per cui ci si trova a dover aspettare due anni solo per fare la conta dei danni. La legge quadro dovrà anche prevedere la possibilità per la protezione civile di avvalersi, se necessario, di una task force di tecnici abilitati che possano fare le necessarie ricognizioni in qualche settimana e non certo in due anni come è accaduto nel centro italia.

Infine nel programma dei 5 stelle c’è la proposta di semplificare e velocizzare i processi in ambito giudiziario.
Quanto al processo civile ho già pronto un disegno di legge che, eliminando alcune incombenze inutili come l’udienza di giuramento del CTU o l’udienza per la precisazione delle conclusioni, potrebbe dimezzare i tempi di un giudizio. Lavorerò anche per rimuovere quelle trappole procedurali che penalizzano il diritto sostanziale in nome di un formalismo che dovremmo oramai considerare anacronistico. Non è ammissibile che in un paese civile un cittadino possa irrimediabilmente perdere una causa per un errore di procedura anche se nella sostanza ha ragione.

Voglio aggiungere che gli interventi legislativi che possono far ripartire l’Italia potrebbero essere adottati senza grossi problemi. Sta di fatto però che in certi ambiti gli ostacoli nascono proprio dal fatto che alcune forze politiche non intendono rinunciare al finanziamento di chi ha interessi in contrasto con quelle che sono le reali esigenze della popolazione.
E’ il caso ad esempio delle rinnovabili. Tutti parlano dell’esigenza di investire sulle energie rinnovabili che possono oltretutto creare nuovi posti di lavoro. Ma se un partito accetta di essere finanziato dalle compagnie petrolifere come potrà essere poi libero di adottare provvedimenti nell’interesse degli italiani?

Occorre decisamente un cambio di rotta per una politica che non sia fatta solo di promesse ma di programmi concreti e realizzabili. Il movimento 5 stelle non ha lobby alle sue spalle e può confrontarsi con le esigenze reali dei cittadini. Solo in questo modo è possibile che le riforme siano adottate nell’interesse dell’intera collettività.