
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – E’ successo nuovamente. Quarto colpo criminale in meno di trenta giorni. L’ultimo soltanto due giorni fa.
Nel tardo pomeriggio del 21 febbraio si è verificata una rapina armata al Conad di San Benedetto in via Togliatti, davanti alla Scuola Curzi.
Stessa dinamica degli ultimi episodi accaduti in Riviera e nel vicino Abruzzo: oggi due persone con accento meridionale, volto travisato e arma da fuoco alla mano (forse giocattolo), hanno minacciato le cassiere e si sono fatte consegnare il denaro. Da quantificare il bottino trafugato, dalle prime indiscrezioni una cifra comunque elevata. All’interno, come nelle altre occasioni, alcuni clienti che hanno assistito al fatto.
I criminali si sono dati alla fuga rapidamente. Indagano le Forze dell’Ordine. Sul posto, per le indagini, la Polizia sambenedettese, coordinata dal Dirigente Leo Sciamanna. Al vaglio le immagini delle telecamere per risalire ai responsabili. Si stanno raccogliendo anche le testimonianze dei presenti.
Non è escluso che si trattino degli stessi malviventi che in meno di un mese hanno colpito a Grottammare, Martinsicuro e qualche giorno fa all’Eurospin, poco distante dal luogo di oggi. Solitamente agiscono in due o tre, con il terzo a volte in veste di “palo”.
I cittadini sono sempre più preoccupati ed esasperati da questi gravi episodi criminali. In tanti riversano amarezza e timore sui Social Network.
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Aggiungerei alla lista la rapina a mano armata al Penny e quella al benzinaio di viale dello sport
Per non parlare di quella effettuata ad ottobre 2017 alla Conad di San Filippo Neri o a fine anno in diverse tabaccherie. Però in questo caso (e articolo) ci riferiamo agli episodi avvenuti da inizio 2018. Inoltre per rapina benzinaio e tabaccherie poi sono stati individuati e fermati i responsabili https://www.rivieraoggi.it/2018/01/23/257394/rapine-in-riviera-arrestati-due-uomini-dalla-polizia-di-stato/
Io non comprendo il perché queste Aziende che fatturano tantissimo non mettono le guardie giurate all’ingresso, primo sarebbe un deterrente contro le rapine, secondo sicurezza ai loro clienti e terzo e non meno importante dei posti di lavoro ai giovani, senza dimenticare l’incolumità di chi ci lavora