Pier Paolo Flammini, candidato indipendente Camera dei Deputati per la lista Liberi e Uguali.

Nel corso dell’incontro tra i candidati al collegio uninominale organizzato da Vera Tv e Corriere Adriatico sabato 17 febbraio a Palazzo dei Capitani di Ascoli, ho risposto ad una domanda in merito al tema del lavoro, proposta dal pubblico presente in sala, che ripropongo di seguito in forma scritta e video.  Ho citato dati del Def Gentiloni-Padoan e ricerche del Sole 24 Ore: non fidatevi di Berlusconi e Salvini che stanno preparando il “colpo finale”.

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“Serve prima di tutto intervenire sulla fiscalità generale. In queste elezioni si decide se dare di più a chi ha di più, o iniziare a dare a chi ha di meno. Perché questo voto è importante: abbiamo i due “premi nobel” per l’Economia, Salvini e Berlusconi, che vogliono applicare la Flat Tax. Ebbene, Higuain e Bonucci passeranno da un reddito di 7,5 a 10,7 milioni di euro. Ecco dove si applica la Flat Tax: in Russia, nelle Repubbliche ex Sovietiche e in alcuni stati dell’Est. L’Islanda l’ha tolta dopo il fallimento, la Repubblica Ceca e la Slovacchia stanno anch’esse tornando indietro. Ah, e basta leggere su wikipedia che “la Flat Tax si applica in quasi tutti i paradisi fiscali”: questa sarebbe la grande rivoluzione fiscale che ci prospettano?

Ma perché, allora? Perché vogliono compiere l’atto finale di separazione tra i più ricchi e i più poveri. La Lega darà altri 35 mila a chi ne guadagna 150 mila, nulla, o meno, a chi guadagna 15 mila euro, in base ad una ricerca del Sole 24 Ore. A quel punto i servizi pubblici saranno privatizzati e costeranno, e se li permetteranno solo i più ricchi.

Per creare il lavoro serve un grande Piano del lavoro, sono felice che anche il presidente di Confindustria Vincenzo Boccia abbia ammesso che la detassazione delle grandi ricchezze non serve a rilanciare il nostro paese, ma serve un grande piano di investimento. Si può discutere come realizzarlo e con quale sistema del lavoro e con quali obiettivi, ma non c’è traccia di inseguimento delle mirabolanti promesse del duo Salvini-Berlusconi.

Il Piano del lavoro deve consistere in tante piccole opere a partire dalle aree colpite dal terremoto: lo Stato non può essere un passacarte neutrale, ma deve essere da stimolo all’interno di un mercato del lavoro dove esistono soltanto due contratti: a tempo indeterminato con il ripristino dell’articolo 18 e a tempo determinato se esiste la necessità.

Sono abituato a parlare basandomi sui documenti ufficiali e non sulle chiacchiere. Ebbene questo è il Documento di Economia e Finanza firmato da Padoan e Gentiloni e presentato in Europa: basta leggere i numeri, prevedono un taglio degli investimenti, della spesa corrente e il mantenimento della pressione fiscale al livello attuale. Aumenta solo una cosa nel Def: il denaro che l’Italia si impegna a garantire alle banche.

Non sarà più consentito ai parlamentari piceni di votare come dei “mister paletta” tutte le austerità che tolgono persino l’aria per respirare al nostro Piceno, e poi venire qui a cercare di risolvere i problemi creati dal Parlamento. Non possono più essere incendiari a Roma e pompieri nel Piceno”.