MISTER AI RAGGI X. Chiaramente l’interrogativo nel titolo è provocatorio ma anche razionale visto come va il calcio. La spunterà Capuano se resterà al suo posto fino alla fine, altrimenti qualche probabilità l’avrebbe Moriero, nel caso venisse richiamato.  Probabilmente, infatti, non arriverebbe un terzo allenatore. Chiaramente tutti ci auguriamo che l’attuale tecnico resti a lungo con la Samb. Significherebbe che i rossoblu hanno superato la piccola crisi di questi giorni. Ma veniamo alla loro storia nostrana.

A proposito dei risultati in casa che stentano ad arrivare con una certa continuità, due mesi fa scrissi che probabilmente la causa era da ricercare nella bassa età media della squadra. La pressione fra le mura amiche si fa sentire più che fuori casa.

Erano i tempi di Moriero che in trasferta aveva dato alla squadra una mentalità sbarazzina che fruttò, dopo il doppio capitombolo di Fermo, ben 15 punti in 6 gare grazie a tre vittorie di fila in trasferta e due in casa con Feralpisalò e Santarcangelo, intervallate dalla sfortunata sconfitta casalinga con il Padova. Un cammino da promozione diretta.

Riflettendoci oggi, quando a Meda con il Renate fummo raggiunti a due minuti dalla fine a causa di un autogol di Tomi (tanto curioso quanto sfortunato) non ci rendevamo conto che la Samb stava dominando il campionato e che soltanto la sfortuna (l’autorete appunto) gli aveva impedito la sesta vittoria su sette gare.

Il riposo di domenica 22 ottobre 2017 fece da spartiacque. Infatti prima, con 16 punti su 21, Moriero era andato oltre le più rosee aspettative di società e tifosi. Ciononostante non era acclamato dalle folle per via però, non di qualche sconfitta, bensì di due vittorie stentate e fortunose al Riviera contro la squadra di Salò e quella di Santarcangelo, prossima avversaria dei rossoblu. “Il gioco non convince”, si diceva.

Nonostante in casa i punti conquistati fossero nove (Modena compreso) sui dodici disponibili, grazie a tre vittorie ed una sconfitta. Insomma si guardò più all’opinabilità del gioco espresso che alla sostanza dei punti conquistati. Tantissimi quindi anche al Riviera. Subito dopo il riposo, il pareggio con il Fano conquistato dagli ospiti con un catenaccio di altri tempi che i rossoblù non riuscirono a scardinare. Succede anche agli squadroni di serie A, scrissi in quell’occasione. Iniziarono lì i primi ingiustificati mugugni di quei tifosi-tecnici che cercano sempre il pelo nell’uovo. Basta leggere  commenti di quei giorni su queste pagine per rendersene conto.

I ragazzi di Moriero non ne risentirono, tanto che nella gara seguente a Vicenza misero sotto i biancorossi fino a 10 minuti dalla fine quando, sempre per caso come a Meda, i locali pareggiarono grazie ad un rigore letteralmente regalato per un fallo plateale e inutile di Tomi che tirò la maglia ad un avversario a campo aperto e in piena area. La beffa arrivò 4 minuti dopo grazie ad una prodezza di Comi. Fu la prima vera sconfitta del campionato dopo 12 gare. Ho sempre ritenuto lo 0-2 di Fermo un risultato fine a se stesso.

La gara seguente ci fu la frittata con la sconfitta in casa con il Sud Tirol, il terzo infortunio interno dopo quelli con Padova e Fano. Un ruolino di marcia al Riviera che non era il massimo ma nemmeno il minimo spinse la società a cambiare tecnico nonostante che fuori casa la Samb fosse la squadra che aveva fatto più punti.

Tutti volevamo di più e la notizia dell’esonero fu accolta come necessaria anche se, ad onor del vero, il mio pensiero (lo scrissi) era che fino al rigore di Vicenza tutto era stato fatto secondo regola e che erano bastati i seguenti 100 minuti (pochi) per bocciare l’ex ala dell’Inter. Come faccio sempre mi basavo sui insultati ottenuti e non su alcune quisquillie tecniche che valgono meno dei punti ottenuti.

“Serve un allenatore più esperto e magari più sergente di ferro”, si disse. Le vittorie di Ravenna, Teramo e Albinoleffe confermarono la bontà della scelta visto il trend in trasferta. Meno quello in casa. Dove, Capuano fino ad oggi, ha ottenuto appena 8 punti sui 21 disponibili (una vittoria, cinque pareggi e una sconfitta) contro i 10 punti su 18 conquistati da Moriero.

La mia riflessione, dopo i passi falsi casalinghi con Bassano, Pordenone, Triestina e Gubbio, fu questa: anche per un tecnico esperto come Capuano serve un po’ di tempo per trovare il ‘difetto’. Mi convinsi di aver pensato bene dopo il pareggio con la Reggiana e scrissi che “Questa è la Samb che vogliamo tra le nostre mura“. Ne ero così convinto che mi complimentai con lui: “Mister sta facendo un ottimo lavoro, complimenti“, gli dissi.

Contro il più ‘debole’ Mestre era normale per tutti pensare che la Samb sarebbe tornata alla vittoria interna dopo quella con la Fermana. Invece no, il patacrac con una sconfitta più meritata di quelle subite con Padova e Sudtirol.
Guai però a questo punto fasciarsi la testa prima di rompersela.

Io, infatti, la penso esattamente come Andrea Fedeli che ieri mi ha descritto così la situazione attuale “Abbiamo appena perso una partita, la seconda con Capuano alla guida, non è quindi il caso di drammatizzare più del necessario. Siamo un buona squadra e non dobbiamo farci condizionare dalla prima prova veramente negativa dei nostri calciatori che insieme al mister faranno di tutto per riscattarsi prima possibile.”

DATE E ORARI DELLE PROSSIME GARE

Sabato 24 febbraio: SANTARCANGELO-Samb  18.30

Sabato 3 marzo: Samb-RENATE  16.30

Domenica 11 marzo: RIPOSO

Domenica 18 marzo: FANO-Samb 16.30

Mercoledì 21 marzo: Samb-VICENZA 18.30

Domenica 25 marzo: SUDTIROL-Samb 14.30

Sabato 31 marzo: Samb-RAVENNA 16.30

Domenica 8 aprile: BASSANO-Samb 16.30

Domenica 15 aprile: Samb-TERAMO 16.30

Domenica 22 aprile: PORDENONE-Samb 16.30

Domenica 29 aprile: Samb-ALBINOLEFFE 14.30

Domenica 6 maggio: TRIESTINA-Samb 17.30