SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Non c’è pace in Forza Italia. Il partito sambenedettese, infatti, dallo scorso marzo è entrato in una spirale divisiva originatasi dal momento in cui a Bruno Gabrielli, allora presidente del Consiglio, è stata recapitata una mozione di sfiducia, firmata anche dalla sua stessa maggioranza. Da lì un crescendo di voti difformi rispetto al resto del centrodestra della componente azzurra costituita dallo stesso Gabrielli e da Valerio Pignotti. L’ultima prova il mancato appoggio, tramite la non partecipazione al voto, all’approvazione del previsionale di sabato scorso, proprio nel momento in cui il centrodestra, a corto di consiglieri per l’assenza di Rosaria Falco, si trovava con una maggioranza risicata. Nel frattempo la corsa al 4 marzo ha riservato un altro terremoto con le dimissioni del coordinatore regionale Remigio Ceroni e la sensazione è che negli azzurri, a livello provinciale, ci sarà un’ulteriore guerra fratricida per accaparrarsi le redini del partito: da una parte la componente legata a Celani e agli stessi Pignotti e Gabrielli e dall’altra quella legata ai due sindaci Piunti e Castelli.

Intanto proprio il capogruppo in consiglio a San Benedetto, Valerio Pignotti, si rende protagonista oggi di un comunicato al veleno proprio verso Piunti, testimoniando ancora di più, se davvero ce n’era bisogno, il clima da “fratelli coltelli” che si respira fra gli azzurri in questo particolare momento. “È davvero originale sentir parlare Pasqualino Piunti di coesione all’interno del partito di Forza Italia in occasione dell’imminente votazione di marzo. Singolare perché ad avviso di chi scrive il concetto andrebbe auspicato e praticato sempre” inizia così il giovane azzurro.

“Ci chiediamo infatti dov’era il sindaco a predicare coesione quando nel suo stesso emiciclo veniva sfiduciato il Presidente del Consiglio di Forza Italia (Bruno Gabrielli n.d.r.).” Pignotti poi parla del bilancio di previsione 2018 e anche qui è critico verso l’amministrazione: “Anziché diminuire  la tassazione dei cittadini e delle imprese, dando seguito così ad un preciso impegno elettorale che il nostro Presidente Silvio Berlusconi porta da sempre, l’amministrazione ha trovato il modo di aumentare loro la tassa sui rifiuti.

“Pertanto non si deve meravigliare il signor Sindaco se abbiamo votato contro tale provvedimento e abbiamo preferito non partecipare alla votazione finale del bilancio” continua il capogruppo di Forza Italia. “Non potevamo rinnegare la nostra identità forzista, così come non potevamo condividere un bilancio privo di programmazione politica e costruito solo intorno all’ordinaria manutenzione della città. Abbiamo avuto il coraggio di denunciare una mancanza gravissima nella programmazione turistica, nonostante avessimo un traino eccezionale da sfruttare grazie alla fiction “Scomparsa”. La prova del nove di quanto da noi asserito?” si chiede l’azzurro, che subito risponde: “A nessuno dell’amministrazione è venuto in mente di organizzare insieme agli operatori turistici dei pacchetti vacanza da presentare alla Bit. Nessuno dell’amministrazione ha ritenuto utile  partecipare all’evento più importante a livello nazionale che riguarda il turismo” continua a “battere i pugni” Pignotti. “Errore imperdonabile” lo definisce “che conferma quanto da noi sostenuto in merito alla mancanza di programmazione politica”.

“Per concludere Signor Sindaco” prosegue il giovane berlusconiano rivolgendosi a Piunti “nonostante la serenità che vuole ostentare dobbiamo dire che sabato scorso non l’abbiamo vista affatto serena. Ma in fondo era più che comprensibile  per un sindaco che si ritrova ad approvare un bilancio di previsione con un solo voto di scarto. Ci auspichiamo quindi che possa recuperare veramente la sua tranquillità e che la utilizzi per meditare bene sulla sua condotta politica tenuta dalla sua elezione ad oggi, al fine di prendere i necessari accorgimenti nei confronti di chi la circonda in giunta e nella sua segreteria” conclude Pignotti, forse tenendo aperto ancora uno spiraglio di dialogo.