Conduce Giuseppe Buscemi, Daniele Neroni alla regia, Gian Marco Marconi operatore, Giacomo Lauretti e Nazzareno Perotti alla parte tecnica, Carlo Fazzini al coordinamento giornalistico

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Tempo di un nuovo appuntamento per “A cena con Riviera Oggi”, il nostro ciclo di incontri-confronti elettorali. Stasera, dalle 21 presso Fronte del Porto, avremo ospiti Graziella Ciriaci (Forza Italia, espressione della coalizione di centrodestra), Giorgio Fede (Movimento 5 Stelle) e Lucia Interlenghi (Potere al Popolo).

A condurre la serata, che ricordiamo sarà come sempre trasmessa in diretta e in contemporanea sul nostro sito, il giornalista Giuseppe Buscemi che guiderà i nostri web spettatori, attraverso un percorso informato, all’appuntamento col voto del 4 marzo, districandosi fra le diverse posizione dei tre contendenti.

LA DIRETTA 

Ore 21. I candidati si presentano e svelano i motivi della scelta che li hanno portati a candidarsi.

Graziella Ciriaci: “Abbiamo un senso civico innato che ci viene dal quotidiano. Io vivo fianco a fianco assieme ai miei dipendenti e con loro affronto il percorso produttivo e condivido la giornata. Il senso dello stare insieme e condividere un percorso fra noi marchigiani è uno dei motivi che mi ha spinto a candidarmi”.

Giorgio Fede: “La partecipazione è il motivo fondante del Movimento 5 Stelle, questo percorso ha dato modo a persone come me, provenienti dalla società civile, di mettersi in gioco per cambiare ciò che non andava. Io ho risposto a questa proposta ritenedola un dovere civico di cittadino e di genitore”.

Lucia Interlenghi: “Vi ringrazio perché è una delle rarissime opportunità di parlare del’esperienza di Potere al Popolo. Questa esperienza nasce dalle ultime vicissitudini a sinistra, nasciamo come reazione alla mancanza di aggregazione a sinistra che poteva risultare credibile all’elettorato”.

Ore 21 e 17, parliamo di immigrazione. Lo spunto è uno dei punti del programma dei 5 Stelle: “Stop al business dell’immigrazione”.

Giorgio Fede: “Questo è uno dei venti punti del Movimento per migliorare la qualità della vita degli italiani. La nostra posizione è che l’accoglienza è un dovere per ogni paese occidentale ma siamo critici verso il metodo di gestione degli ultimi anni. Il nostro progetto consiste nella revisione del trattato di Dublino che non garantisce l’equa distribuzione degli immigrati nei paesi europei. Dobbiamo assumere più persone per l’identificazione e la gestione delle persone”.

Lucia Interlenghi: “Sono stata a Macerata in piazza. I cori che inneggiavano alle Foibe? Il cattivo è ovunque. Immigrazione incontrollata? L’Italia ha 8mila chilometri di coste, come si fa a controllare tutto… Chi viene qui non viene a fare il turista, viene per bisogno e per scappare da situazioni drammatiche. I loro acconti sono drammatici e i più drammatici sono i racconti quando parlano del loro passaggio in Libia, lavorare con loro è una prova umanamente forte (Lucia Interlenghi è insegnante di italiano per stranieri n.d.r.). Ci sentiamo vicini a queste persone perché non siamo estranei alle loro storie, questo non è un fenomeno recente qui facciamo i conti con la storia di zone dell’Africa poverissime da sempre.”

Graziella Ciriaci: “Io ho fatto parte di alcune missioni in Nigeria sulla sicurezza alimentare nel mondo, conosco quanti sacrifici ci mettono le mamme per permettere ai loro figli di fare questi viaggi della passione. Ogni volta che vedo questi ragazzi penso alle loro madri, io non criminalizzo ma essendo uno spirito liberale voglio sottolineare alcune cose. Non generalizziamo, ci sono ragazzi in gamba che hanno voglia di lavorare e sono preparati e magari hanno voglia di costruire una famiglia in Italia, ma purtroppo io credo che il sistema a molti di loro non lo permetta. Si potrebbe dire che l’Europa ha gestito male ma io penso che dobbiamo guardare all’uomo per quello che è senza falsi buonismi, l’Italia è uno dei pochi paesi che non ha una banca dati per le impronte digitali.”

Ore 21 e 30, Il conduttore Giuseppe Buscemi parla di promesse elettorali e per Giorgio Fede è l’occasione di parlare di reddito di cittadinanza mentre Graziella Ciriaci parla, fra le altre cose, di lavoro e della necessità “ricreare le piccole imprese, le nostre aziende nel dopoguerra sono partite da zero e hanno conquistato il mondo”. “Noi non siamo in grado di promettere niente, noi dobbiamo recuperare la credibilità della classe politica che è fortemente in crisi in questo momento, dobbiamo restituire credibilità a un ruolo fondamentale in una società” è parte invece dell’intervento di Lucia Interlenghi.

ORE 22. Parliamo di Sanità, Ospedale Unico e in generale dell’offerta sanitaria 

Graziella Ciriaci: “Noi sappiamo bene che l’80% del bilancio della Regione è destinato alla Sanità ma il Sud delle Marche ha un Gap fino al 15% in meno di risorse, per non parlare dei pochi posti letto. I contratti dei medici sono stati rinnovati qualche giorno fa e la coincidenza con le elezioni fa pensare” è la chiosa della candidata di centrodestra. “La Salute del territorio va garantita ma bisogna guardare con omogeneità al territorio” continua Ciriaci “dobbiamo tornare a dare dignità alla salute dei cittadini”.

Giorgio Fede: “Noi assistiamo in continuazione al gioco della politica che non dà risposte sulla gestione della Sanità. L’ospedale unico è una chimera di cui si parla da 15 anni ma nessuno ha saputo dare risposte. Questo argomento viene sempre riciclato ma dietro c’è il nulla e questo mi indigna perché parliamo di un bisogno primario del cittadino. Nessuno prende mai posizione, è assurdo. E’ stata sempre una guerra di fazioni. In tutto questo discorso però siamo noi che abbiamo pochi posti letto, abbiamo servizi divisi fa Ascoli e San Benedetto raddoppiando i tempi di accesso alla Sanità”.

Lucia Interlenghi: “Da una parte si riqualifica, parlo anche per l’ospedale di Fermo da cui provengo, e dall’altra si parla di necessita di costruire ex novo. Il diritto alla salute va rispettato ed è uno dei segreti della lunga vita di molti italiani mentre oggi 12 milioni di persone rinunciano alla salute perché la sanità non è davvero accessibile a tutti. Inoltre denunciamo diversi disservizi nonostante il pagamento dei ticket. Voglio anche parlare della mancata applicazione della legge sull‘interruzione volontaria di gravidanza che vede nel nostro territorio un’altissima percentuale di obiezione, chiediamo l’applicazione della legge per le donne che sono costrette ad andare altrove quando devono fare una scelta già di per se così importante e pesante”.

Ore 22 e 11. Arrivano le vignette di “Evo”.

Ore 22 e 30. Dopo una parentesi in cui il dibattito torna sul tema lavoro arriva un argomento terremoto.

Graziella Ciriaci: “Siamo tutti nel cratere, io vivo a Ortezzano, conosciamo i momenti tragici del nostro territorio”. Argomento casette: “da quasi 2mila casette ne hanno consegnate meno della metà e hanno intercapedini adatte solo alla primavera e all’estate, sono inadeguate ad affrontare il freddo. Io mi sono promessa di visitare ogni comune in cui sono candidata, la mia deve essere una campagna condivisa col territorio. Mi hanno mandato la foto di un bicchiere d’acqua lasciato una notte in una casetta di una donna anziana e la mattina era congelato” questi alcuni passaggi del discorso della candidata di Forza Italia. “Molti comparti economici sono stati distrutti dal terremoto, la zootecnia ridotta allo zero”.

Giorgio Fede: “Le Marche hanno rappresentato uno dei modelli di gestione dell’emergenza e pianificazione della ricostruzione peggiori. A molti mesi di distanza abbiamo ancora tutte le macerie sul luogo, qui si è vista la difficoltà di uno stato che non riesce a fare prevenzione. E’ indegno venire a sapere che le casette sono venute a costare quasi 7 mila euro al metro quadro. La gestione delle Sae è stata inadeguata, abbiamo visto il peggio della nostra nazione con questo terremoto e dispiace perché tanti cittadini italiani hanno risposto con grande solidarietà”.

Lucia Interlenghi: “Il sisma è stata una calamità gravissima, un fatto drammatico che segna un prima e un dopo per questo territorio la priorità rimane delle persone direttamente coinvolte. Sarà difficile recuperare il tessuto umano e sociale perduto. Dopo due anni in casette inadeguate la situazione è disumana. Il terremoto dell’Aquila non ha insegnato proprio niente. Il nostro territorio è sismico e va fatta prevenzione. Ci sono grandi opere inutili mentre potremmo fare tanto per la sicurezza dei nostri bellissimi borghi”.