SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Sabato 10 febbraio l’Amministrazione comunale di San Benedetto del Tronto celebrerà il Giorno del Ricordo, istituito con la legge n. 92 del 30 marzo 2004 per commemorare le vittime dei massacri delle foibe e dell’esodo giuliano – dalmata.

Alle 10,30, nell’auditorium comunale “Tebaldini”, ci sarà la commemorazione di quell’esodo con la testimonianza di Giovanni Battista Albano, profugo giuliano di prima generazione.  Albano, classe 1934, è originario della Lucania ma da moltissimi anni vive a San Benedetto. Complessa e movimentata la sua biografia.

Nato in Basilicata, con la Grande Guerra la sua famiglia si trasferisce a Fiume, allora annessa all’Italia. Nel 1947, dopo il durissimo Trattato di Pace, si trasferisce a Fermo dove frequenta il liceo. E’ poi ammesso all’Accademia Militare di Modena, quindi viene trasferito ad Ascoli Piceno, congedandosi col grado di Maggiore dall’Esercito.

San Benedetto diventa la sua città d’adozione: qui apre la sua attività imprenditoriale, è presidente Lions, presidente degli ufficiali in congedo, costituisce e presiede l’associazione antiusura “Monsignor Francesco Traini”.

Albano sta per dare alle stampe un libro dal titolo “La storia sconosciuta” che, nelle intenzioni dell’autore, vuole colmare un vuoto nella storia d’Italia: quello della storia delle popolazioni giuliano – dalmate alla fine della seconda guerra mondiale, l’esodo di 350.000 italiani per non subire un regime comunista che ne aveva già eliminati migliaia con l’infoibamento, l’annegamento e altre inimmaginabili brutalità ma anche la vita da profughi in 109 campi di raccolta italiani durata anche 10 anni.

Alla cerimonia, a cui sono parteciperanno alcune classi delle scuole superiori, sono invitati a partecipare tutti i cittadini.