SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Oggi è il giorno di Francesco Stanco, la punta arrivata ieri dalla Cremonese. L’attaccante emiliano, 35 presenze e 7 gol lo scorso anno in C, quest’anno non aveva mai trovato spazio con i grigiorossi in cadetteria. Per lui adesso l’opportunità di un riscatto in Riviera.

Segui le prime parole di Stanco da nuovo calciatore rossoblu. L’attaccante ha scelto la maglia numero 11.

Francesco Panfili presenta il nuovo acquisto: “Siamo felici dell’arrivo di Stanco, è un giocatore che seguivamo da un po’ di tempo. Ha giocato sempre in piazze importanti finora”. Sulla trattativa: “Da un mese e mezzo lavoravamo sotto traccia con l’agente e con il ds della Cremonese per questo giocatore, la società l’ha sempre saputo”.

Francesco Stanco: L’attaccante spiega, nelle prime battute, il perché era finito ai margini della Cremonese: “L’anno scorso ho giocato 35 partite con la Cremonese, purtroppo per generosità ho giocato le ultime con un’infiltrazione per sopportare un infortunio al piede. Questo mi ha fermato per tutta l’estate e anche dopo, per questo sono finito ai margini della squadra.

Sulla Samb e sul suo ruolo:”Sono felice di essere qui, Canini me ne ha parlato bene a Cremona ma anche tanti altri. Tutti conoscono che piazza è quella di San Benedetto. Ruolo? Ho giocato sia con punte fisiche che con punte più mobili nella mia carriera, sono pronto a ogni eventualità. Credo che l’atteggiamento giusto da tenere adesso sia quello di sudare e guadagnare la maglia. L’interesse di tutti deve essere la squadra. Arrivo in un momento in cui la Samb è seconda e credo che ci si possa provare perché il Padova non è imprendibile.”

Sulle sue condizioni: “Mi manca un po’ il ritmo partita, è normale ma l’allenamento non mi manca perché ho lavorato sempre, sia da solo che in gruppo, con la Cremonese in questi mesi. Sono arrivato questa mattina allo stadio e l’ho trovato davvero bellissimo. E’ tutto positivo in questo momento, anche i nuovi compagni mi hanno fatto sentire a casa.”

Su Capuano e sulla rincorsa al Padova: “Capuano? Non l’ho mai avuto come allenatore, ma lo conosco, me ne hanno parlato tanti compagni ed ex compagni. Il Padova? Dobbiamo guardare partita per partita, i momenti no ce li hanno tutti, compreso il Padova. E’ una situazione simile a quella che ho vissuto scorso anno, anche se la Cremonese aveva addirittura 13 punti di distacco dall’Alessandria a un certo punto, ed è stato un risultato storico quello, per certi versi irripetibile. In un certo senso però la situazione è paragonabile, l’importante è crederci tenendo presente che per salire di categoria si può anche passare dai play off, non per forza per il primo posto.”