ANCONA – “Ci servono subito degli ammortizzatori perche’ il settore delle vongolari nel comparto marittimo di Ancona e’ veramente dissestato”.

Queste le parole riportate dall’agenzia Dire del presidente del Co.ge.vo di Ancona Domenico Lepretti che il 30 gennaio ha guidato la delegazione di pescatori di vongole che ha incontrato i capigruppo consiliari della Regione Marche.

“Siamo sul lastrico- spiega Lepretti all’agenzia di stampa- Lo spazio di mare disponibile e’ sempre piu’ ristretto e ci sono troppe barche in attivita’ (74 ad Ancona). Stiamo sopravvivendo con quello che avevamo guadagnato in passato. Chiediamo un sostegno economico immediato. Poi siamo pronti a metterci a un tavolo con San Benedetto per trovare una soluzione condivisa sul fronte delle 25 imbarcazioni del sub compartimento di Civitanova. Possono essere distribuite nei due comparti ma non possiamo farcene carico solo noi ad Ancona”.

Nei prossimi 30 giorni un nuovo incontro con gli amministratori regionali. “I capigruppo consiliari verificheranno i dati che gli abbiamo fornito relativi alla quantita’ di pescato sia nel compartimento di Pesaro che in quello di San Benedetto– conclude Lerepetti al Dire-, lavorano di piu’ rispetto a noi perche’ ci sono meno vongolari”.

Il governatore delle Marche Luca Ceriscioli, entrando nella sede del consiglio regionale delle Marche, si e’ imbattuto nel sit-in di protesta dei proprietari delle vongolari del Co.ge.vo di Ancona. Un vivace scambio di battute tra lo stesso presidente di Regione, alcuni pescatori e il presidente del Consorzio dorico Domenico Lepretti, durato una ventina di minuti. “Qualche mese fa abbiamo deciso di avviare una fase di monitoraggio per trovare una soluzione, basata sui dati del pescato in tutto il compartimento marchigiano, che possa dare una risposta all’intero settore regionale delle vongolari- spiega Ceriscioli in una nota riportata dal Dire -. Vogliamo fare sulla cosa giusta. Aspettiamo i dati e poi ci sara’ un nuovo incontro”.

C’e’ anche la disponibilita’ da parte della Regione a garantire gli ammortizzatori sociali del caso per i pescatori. Se ne parlera’ nel corso di un nuovo incontro che si terra’ nel giro, presumibilmente, di un mese.

I proprietari delle vongolari avevano infatti attaccano l’amministrazione regionale per non aver approvato una legge di riassetto del compartimento marittimo. Attualmente nelle Marche sono presenti 220 vongolari: 65 nel compartimento di Pesaro, 74 in quello di Ancona, 56 in quello di San Benedetto del Tronto e 25 nel subcompartimento di Civitanova Marche. Quest’ultime da anni sono infatti al centro della discordia perche’ operano in uno specchio d’acqua prima assegnato ad Ancona. “La protesta e’ quella che facciamo da tempo– spiega Moreno Monaco, uno degli associati del Consorzio all’agenzia Dire-. Vogliamo riavere il nostro pezzo di mare che ci e’ stato tolto, in passato, dal ministero e poi dalla Regione. Ci hanno tolto lo specchio mare che va da Recanati al Chienti e hanno dato il permesso di pescare in quella zona a 25 barche di San Benedetto. Ad Ancona sono rimaste 74 imbarcazioni nel tratto di mare che va da Recanati al Cesano. Troppe vongolari per un tratto di mare limitato”.

Ieri mattina l’incontro di una delegazione del consorzio con i capigruppo consiliari in Regione. A giugno il consiglio regionale ha approvato una proposta di legge della giunta regionale che ha stabilito la necessita’ di uno studio scientifico sul settore marchigiano dei molluschi bivalvi. Un monitoraggio che, secondo quanto previsto dalla normativa, non potra’ durare meno di 4 anni. Nel frattempo l’assetto attuale e’ stato prorogato.

“Noi siamo disponibili a farci carico di parte delle 25 vongolari di San Benedetto ma non di tutte- conclude Monaco in una nota dell’agenzia di stampa-. Sediamoci a un tavolo con San Benedetto e troviamo una soluzione. Non si puo’ continuare a lavarsi le mani del problema. Basta proroghe. Il tratto di mare e’ ridotto e diventa sempre piu’ difficile pescare e portare avanti la nostra attività”.