SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Qualcosa sembra muoversi sul fronte Bretella, la soluzione infrastrutturale alla mobilità urbana di cui si parla da decenni a San Benedetto e che, negli anni, si è trasformata un po’ nel Graal a livello urbanistico e dei Lavori Pubblici per più di un’amministrazione comunale.

Oggi, in viale De Gasperi il primo tavolo “multiente”, a cui erano invitati sia la Provincia col consigliere (anche di Palazzo San Filippo) Tonino Capriotti, sia il Comune di Grottammare con Enrico Piergallini, visto che il progetto ideale della Bretella terminerebbe in territorio grottammarese, all’altezza della “Fornace”.

Padroni di casa i vertici dell’amministrazione di San Benedetto, visto che erano presenti sia il Sindaco Piunti che gli assessori Andrea Assenti e Filippo Olivieri, e anche i dirigenti del Comune e l’ingegnere Donato Pescatore, referente tecnico del progetto-Bretella. “Si è trattato di un primo tavolo, a cui ha partecipato anche la Provincia che si è detta disponibile – commenta Pasqualino Piunti a Riviera Oggi–  e adesso dovremo constatare se ci sono le condizioni. A questo tavolo ne seguirà un altro – prosegue il primo cittadino – a cui dovrebbe partecipare anche la Regione, oltre a enti necessariamente da coinvolgere visto il tema, come l’Anas e la società Autostrade”.

Parallelamente alle parole del sindaco, anche un altro attore del tavolo, il consigliere provinciale Tonino Capriotti, interviene in merito con una nota stampa. Capriotti, che parla di “riunione importante per definire un percorso possibile e concreto per l’opera” conferma la disponibilità della provincia al coordinamento dello stesso tavolo. E’ chiaro, in ogni caso, che il ruolo dell’ente presieduto da Paolo D’Erasmo rivesta un ruolo importante anche nel concorso al finanziamento dell’opera. In questo senso, però, a quanto pare una previsione in bilancio da parte della Provincia si potrà sbloccare solo dal momento in cui si perverrà a un progetto pronto ed esecutivo. E non è detto che ciò possa accadere in tempi brevi. A rendere accidentato il progetto, infatti, restano in piedi gli stessi ostacoli tecnici che hanno sempre frenato negli anni passi avanti significativi nella realizzazione dell’opera.