ASCOLI PICENO – Il Pd sceglie Ascoli per presentare i tre candidati piceni che correranno alle elezioni il prossimo 4 marzo. Una sede considerabile non certo una roccaforte del partito, ma inevitabilmente un segnale sull’importanza del capoluogo come ombelico e punto gravitazionale per l’imminente campagna elettorale.

I TRE CANDIDATI. Antimo Di Francesco e Emanuela Di Cintio, come noto, correranno nei collegi uninominali per Camera e Senato mentre Margherita Sorge è al quarto posto nel listino proporzionale per Montecitorio. E la convinzione, manifestata dal segretario provinciale Matteo Terrani, è che si tratti di tre posti egualmente contendibili: “Tutti e tre si giocano la partita per vincerla”. Compresa Margherita Sorge, nonostante l’apparente eleggibilità del suo quarto posto. “Non va dimenticato che i primi due posti di Gentiloni e Madia potrebbero scattare altrove (il premier e il ministro sono candidati anche in altri collegi) perciò con un buon risultato del partito anche Sorge può essere eletta” si mostra convinto proprio Terrani.

DI FRANCESCO: “ASCOLTERO’ I TERRITORI”. Si passa poi alla presentazione, individuale, dei tre contendenti. “Metterò in campo una campagna elettorale capillare attraverso il porta a porta in tutto il collegio perché ritengo imprescindibile il confronto e l’ascolto delle esigenze di ogni territorio”. Scopre subito le carte Antimo Di Francesco che individua nel lavoro, nella ricostruzione post terremoto e nella ripresa economica gli argomenti più caldi delle prossime settimane. E c’è la sanità, che di questi tempi fa rima soltanto con Ospedale Unico. “Il presidio unico deve essere una scelta dei territori e sono d’accordo con l’individuazione di un luogo baricentrico come la Vallata” sottolinea il capogruppo Pd a San Benedetto che chiosa: “Dobbiamo andare oltre il campanilismo”.

SORGE E DI CINTIO SI PRESENTANO. E alla sanità si riallaccia, quasi per deformazione professionale, la dottoressa Margherita Sorge che individua l’ospedale unico come ‘medicina’ “per i cittadini e per il lavoro degli operatori sanitari”. L’ex assessore della giunta Gaspari, che non sembra spaventata nell’avere davanti un big come Gentiloni (“la sua presenza può essere un volano per la campagna elettorale perché sarà presente qui”), fissa poi gli obiettivi: “Lavoriamo per essere il primo partito d’Italia – dichiara – non ci spaventano né il centrodestra né i 5 Stelle, la nostra sara una battaglia a 360 gradi”.

E nella battaglia c’è anche Emanuela Di Cintio, nel partito dal 2009 e segretaria del circolo di Spinetoli dal 2013, una candidata a sorpresa che si dice “preoccupata dall’impegno ma anche determinata ed entusiasta”. Chiaro per Di Cintio, sopra tutti, un argomento: “Faccio l’insegnante e nella mia carriera ho conosciuto il precariato in tutte le sue forme, il lavoro è un argomento fondamentale per me”.

POLEMICHE SULLE CANDIDATURE. Scontato, infine, un riferimento alle vicende che hanno accompagnato la corsa alle candidature, fra polemiche e accuse più o meno velate (il caso Stracci su tutti n.d.r.). In tanti hanno parlato di “paracadute” e di candidature piovute dall’alto. Ma i candidati piceni non ci stanno. “Non ci sono state imposizioni – è la versione di Di Francesco – ma  la segreteria nazionale ha rispettato le indicazioni dei territori”. E gli fa eco, sul tema, anche Margherita Sorge che parla di “metodo partecipativo virtuoso”.

GLI APPUNTAMENTI. Adesso la campagna “dem” aspetta di essere battezzata venerdì prossimo (2 febbraio) quando a Castel di Lama è previsto un incontro sulla Sanità, alle ore 16 in sala consiliare, a cui parteciperanno sia i tre candidati che il governatore Luca Ceriscioli. Domenica 4 febbraio poi si replica con un incontro dell’assemblea provinciale del partito in programma a Grottammare.