SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Si apre nei fatti la campagna elettorale di Liberi e Uguali che nella mattinata del 29 gennaio presenta a San Benedetto i candidati che correranno nei collegi proporzionali e maggioritari afferenti al territorio piceno.

Si tratta di Lara Ricciatti, capolista nel collegio plurinominale Marche Sud, Nello Tizzoni che troverà posto, nel listino, proprio alle spalle della deputata uscente, e il fermano Peppino Buondonno, insegnante, proveniente da Sinistra Italiana che correrà invece da capolista nel proporzionale che conduce al Senato. Ci poi i due sambenedettesi Flavia Mandrelli, anche lei insegnante nonché consigliera comunale, che correrà nel collegio uninominale per Palazzo Madama. Dall’altra parte, nell’uninominale Camera, c’è il giornalista Pier Paolo Flammini, non legato ad alcun partito e candidato come indipendente.

A fare gli onori di casa, e a presentare i candidati, ci pensa Paolo Perazzoli, che nelle ultime settimane ha contribuito “da coordinatore” precisa lui, alla formazione delle liste di LeU che correranno nel nostro territorio il 4 marzo. Due, fra tutti, gli argomenti che dominano le presentazioni dei cinque candidati. Da una parte il lavoro e i diritti dei lavoratori e dall’altra la convinzione, una costante nelle parole di tutti, di rappresentare “il vero cambiamento e la vera alternativa a sinistra” prendendo in prestito le parole di Nello Tizzoni.  L’alternativa rispetto a un partito, il Pd, che più o meno tutti definiscono ormai “il partito di Renzi, un partito che di sinistra ha ormai poco e nulla” dice Flavia Mandrelli.

“Cercheremo di recuperare gli argomenti persi negli ultimi 30 anni come l’istruzione e il lavoro e cercheremo di arginare il concreto rischio di un nuovo attacco alla Costituzione, più che probabile se Pd e centrodestra avranno i 2/3 del Parlamento” sono questi gli argomenti di Pier Paolo Flammini che lascia spazio poi alla deputata di Articolo Uno Lara Ricciatti, fanese ma candidata nel collegio Marche Sud. “Non scopro oggi questa provincia che ho frequentato da membro della commissione Attività Produttive” esordisce Ricciatti cercando di vincere forse l’imbarazzo di una candidatura “in trasferta” lontana, seppur non di molto, dal suo territorio di provenienza. “Questa provincia ha sofferto molto e non può essere legata alle multinazionali quando le Marche sono sempre state la regione delle piccole e medie imprese” prosegue la deputata uscente battendo anche lei sul tasto del lavoro e della delocalizzazione industriale, un cappio al collo dei nostri conterranei negli ultimi anni.

Si chiude poi col candidato che correrà nel famoso “listone” proporzionale per il Senato, ovvero Peppino Buondonno. “Questa campagna è il primo passo per ricostruire una sinistra popolare, dobbiamo riportare a votare tanta gente che ormai sta perdendo fiducia, in uno dei momenti più bassi della nostra storia, nel legame fra cittadini e politica. Liberi e Uguali  è un progetto sociale che dovrà andare oltre 4 marzo” chiude Buondonno, che fa suo il concetto, quello del progetto a lungo termine, sposato e espresso qualche minuto prima anche da Ricciatti.